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L'iconica Abarth 1000 SP rinasce in una one-off

Nel 2021, a 55 anni esatti dal debutto della Abarth 1000 SP, questo progetto viene rielaborato; il risultato è un modello unico su base Alfa Romeo 4C.

L'iconica Abarth 1000 SP rinasce in una one-off
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 15 mag 2021

Alfa Romeo e Abarth nella seconda metà degli anni cinquanta collaborarono assieme con l'obiettivo di sviluppare una vetture sportiva dotata di un motore di piccola cilindrata. Questo lavoro si concretizzò nel 1958 con la realizzazione di un esemplare unico (one-off), su base Abarth 1000 e dotato del motore della Giulietta Sprint Veloce anche se ridotto nella cilindrata. La carrozzeria era firmata Bertone.

Alcuni anni dopo e precisamente nel 1966, partendo dall'idea del progetto di questo esemplare unico, fu realizzato il modello Abarth 1000 SP, una vettura Sport Prototipo dotata del motore della Fiat 600. Un'auto molto leggera, pensata per gareggiare sia nelle brevi corse di salita e sia nelle gare di durata. Un modello che ha ottenuto diverse vittorie, prima fra tutte quella nella sua classe alla 500 km del Nurburgring, nel settembre del 1966.

Adesso, a distanza di molti anni, questa piccola sportiva "rinasce" attraverso un esemplare unico (one-off) che sembra avere una stretta parentela con la 4C di Alfa Romeo.

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LEGGERA E POTENTE

Questo iconico modello del passato ha ispirato i designer del Centro Stile Fiat e Abarth che hanno voluto proporre una reinterpretazione moderna della sportiva originale. Il tutto mantenendo le caratteristiche principali della 1000 SP come la leggerezza. L'auto viene descritta come una "sportiva di taglia media, dalla silhouette accattivante e dalle linee essenziali". Secondo quanto raccontato, le "moderne tecnologie di progettazione hanno permesso di coniugare le iconiche linee della 1000 SP con un'aerodinamica tipica delle vetture sportive moderne".

Niente telaio tubolare del modello originale che lascia il suo posto ad una soluzione con la cellula centrale in fibra di carbonio e l’avantreno in alluminio. Il motore è un 4 cilindri turbo, da 1742 cc, capace di erogare 240 CV (177 kW) di potenza massima. E sono proprio questi dettagli tecnici che fanno pensare che la base sia quella della 4C. A livello di meccanica troviamo anche sospensioni a triangoli sovrapposti all’anteriore, mentre al posteriore sono presenti sospensioni con schema MacPherson. In autunno, la vettura prenderà parte a importanti manifestazioni dedicate alle auto storiche.

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