
20 Settembre 2021
Oslo sarà la prima città del mondo a installare sistemi di ricarica wireless per la flotta di taxi elettrici, nella speranza che le ricariche diventino abbastanza veloci ed efficienti da accelerare l'avvento dei mezzi non inquinanti. La notizia, annunciata da Fortum, società finlandese che si occupa della fornitura di energia, è poi stata diffusa anche dall'agenzia stampa Reuters.
Il progetto utilizzerà la tecnologia ad induzione: le piastre di ricarica verranno installate in strada, nelle zone dove i taxi sono soliti sostare, e si collegheranno ai ricevitori installati nei veicoli. Dal 2023, tutti i taxi di Oslo raggiungeranno l'obiettivo delle emissioni zero, e la Norvegia vuole che, entro il 2025, tutte le nuove auto prodotte siano parimenti a emissioni zero. Traguardi ambiziosi, se si considera che altre nazioni avanzate, come la Gran Bretagna e la Francia, hanno annunciato obiettivi simili entro il 2040.
Il progetto, come anticipato, è guidato da Fortum in collaborazione con Momentum Dynamics - società statunitense specializzata nelle stazioni di ricarica wireless per veicoli elettrici - e con la città di Oslo. Secondo quanto riferito da un referente della società, la difficoltà principale che ha inibito il decollo del sistema dei taxi elettrici nella capitale norvegese è l'infrastruttura in sé, poiché finora per i tassisti risultava troppo dispendioso, in termini di tempo, mettersi alla ricerca di un caricatore, collegarsi e poi attendere il completamento della ricarica.
L'introduzione della ricarica wireless grazie all'induzione potrebbe porre efficacemente rimedio a questa difficoltà, poiché i taxi si ricaricherebbero mentre attendono, incolonnati negli spazi urbani a loro dedicati, l'arrivo dei clienti: dunque, nessuno spreco di tempo (e denaro) per i tassisti.
La soluzione giunge in un Paese già particolarmente avanzato dal punto di vista della mobilità elettrica: in Norvegia infatti si registra il più alto tasso di auto elettriche di proprietà a livello mondiale. Ciò è dovuto, in parte, anche agli innumerevoli vantaggi riservati a chi guida un'auto elettrica, come i pedaggi stradali gratuiti o scontati, i parcheggi riservati e i numerosi punti di ricarica disponibili sul territorio.
Inoltre, i veicoli elettrici sono stati esentati dalle tasse imposte sui veicoli tradizionali, che in Norvegia sono particolarmente alte. Evidentemente, queste iniziative funzionano, poiché l'anno scorso quasi un'auto nuova su tre vendute era elettrica. Al netto di una popolazione di poco più di cinque milioni di persone, nel 2018 sono state acquistate 46.443 nuove auto elettriche a batteria in Norvegia, il cui mercato della mobilità elettrica è così balzato in testa a livello europeo, superando le 36.216 unità vendute in Germania e le 31.095 unità in Francia.
Dall'altra parte del mondo, anche la Cina pare muoversi verso la mobilità elettrica: a Shenzhen dopo gli autobus anche i taxi si sono convertiti all'elettrico, mentre a Singapore ci si prepara ai test di un taxi volante elettrico. Nel 2018 invece ha debuttato la flotta di taxi elettrici a Monaco.
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Commenti
si gli iniziali si
A dir il vero li hanno erogati ai compratori di auto elettriche e sono i più numerosi d'Europa
Quindi? Questo non fa che confermare che la tua precedente semplificazione è campata per aria.
Ma è tutto in proporzione, se fossero di più ci sarebbero più persone che si occupano dell'amministrazione dei cittadini, ma che ragionamento del cappero è ?
Ma al posto di fare di queste str0nzate, visto che i taxi devono comunque stare fermi nelle zone apposite, perché non fare la comunissima ricarica con filo piuttosto che l'inefficiente ed estremamente più complessa ricarica wireless?
Beh, non conosco approfonditamente la situazione oggi; so che hanno diversificato parecchio ma i fondi iniziali vengono dal petrolio.
Se prendiamo ad esempio il nostro pil contro quello norvegese vediamo che il nostro è 4 volte superiore a fronte di 10 volte la loro popolazione, quindi già qui non c'è proporzione. Così anche le entrate fiscali non seguono questa proporzione.
forse na volta se vai a vedereti su cosa investono rimmarrai sorpreso, per dire in italia hanno circa 10 miliardi di dollari investiti in svariati campi, da ferrari a luxottica, da mondadori alla juventus, cellularline, fiat, banche , e un po di tutto
In realtà, nei primi mesi del 2019, come era facile prevedere, il trono è passato alla Germania:
https://insideevs.com/germany-biggest-ev-market-europe/
No, è uguale. Le proporzioni sono sempre rispettate in quanto se gli incentivi rappresentassero, dico una cifra a caso, lo 0,05% delle entrate fiscali, sarebbe sempre lo 0,05%, maggiore in valore assoluto ma proporzionato al maggiore valore assoluto delle entrate.
certo che conta, ma ci sono Stati che hanno più petrolio (o materie prime pregiate) della Norvegia ma sono penosi lo stesso
era un paragone...
Perchè erogare incentivi a 6 milioni è diverso che distribuirli a 66.
Quando ho parlato di regioni? Le quali sono immerse nel sistema stato di turno. Non so che dirti, se per te avere 100 o 1000 persone è uguale ne prendo atto e lascio perdere.
ci sono grandi paesi amministrati bene e piccole realtà penose
le dimensioni non sono un indice qualitativo, altrimenti Molise e Basilicata dovrebbero essere regioni top non solo in italia ma anche nel resto del mondo
la qualita del petrolio sotto il loro sedere vorrai dire. cosa pensi che paghi lo stato sociale norvegese il salmone?
Non vedo come l'efficacia degli incentivi indicati nell'articolo possa dipendere dal numero di abitanti di un paese.
Amministrare 1/10 delle persone è per forza più gestibile che il contrario. Naturalmente la cultura fa il suo importantissimo lavoro, così come la disponibilità di materie prime.
si beh non è che i soldi del fondo sovrano siano quelli del petrolio che esportano, anzi ....
è la qualità di chi amministra e dei cittadini a fare la differenza, non la dimensione... la Norvegia ha anche la fortuna di avere petrolio/gas, gestito in maniera ottimale da parte dello stato
la stessa cosa NON succede per gli molti Paesi produttori di petrolio e materie prime (indipendentemente dalla grandezza e dal numero di abitanti)
e considera che i finanziamenti per l'elettrico arrivano soprattutto grazie al petrolio estratto e venduto da loro
E altra cosa da considerare, non produce automobili a differenza di UK e francia.
Magari scrivetelo anche che la popolazione intera della Norvegia è meno di 1/10 di quella di Francia e Gran Bretagna. Tanto di cappello a loro, ma introdurre novità anche importanti come questa, a meno di 6 milioni di persone rispetto a 66 di Francia e Gran Bretagna mi sembrano situazioni completamente diverse e non paragonabili.
quindi??? possono esser auto elettriche anche quelle....
e pensare che la Norvegia è un paese esportatore di petrolio (il fondo sovrano è tra i più "ricchi" al mondo)
E in Italia invece si prevede entro il 2025 di introdurre più auto blu