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Il nuovo ponte hi-tech di Genova prende vita: posata la prima parte di impalcato

La costruzione del nuovo ponte progettato da Renzo Piano sarà ultimata ad aprile 2020

Il nuovo ponte hi-tech di Genova prende vita: posata la prima parte di impalcato
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 1 ott 2019

Al via la ricostruzione del ponte di Genova nel punto in cui il 14 agosto 2018 crollò il Ponte Morandi, una tragedia che provocò la morte di 43 persone e innumerevoli disagi alla circolazione. Le operazioni per la costruzione del nuovo viadotto Polcevera era già iniziata all'indomani della spettacolare demolizione degli ultimi piloni 10 e 11, avvenuta lo scorso 28 giugno, ma stamattina i genovesi hanno potuto finalmente vedere concretizzarsi l'unione tra i piloni 5 e 6 e la trave che sorreggerà il primo impalcato, e dunque avere una prima idea (anche se parziale) di come sarà il ponte vero e proprio.

Stamani è infatti avvenuta la cerimonia di avvio delle operazioni di sollevamento della prima parte di impalcato del nuovo viadotto, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e di tutte le principali autorità locali tra cui il Sindaco di Genova e Commissario straordinario per la ricostruzione Marco Bucci e il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti.

Presente anche l'architetto genovese Renzo Piano, che alla propria città ha donato il progetto del nuovo Ponte e che, in occasione della cerimonia, ha sottolineato l'importanza della sicurezza non solo di chi transita sui ponti, ma anche di chi li costruisce. Il completamento dei lavori, come più volte annunciato da Bucci, è previsto entro la fine del 2019, mentre per l'effettiva entrata in funzione dell'opera (vincolata alle operazioni di collaudo e finitura) sarà necessario attendere fino ad aprile 2020. 

Struttura minimalista, costruzione affidata alla cordata Salini Impregilo-Fincantieri-Italferr, il nuovo viadotto Polcevera (il nome ufficiale ancora non c'è) sarà dotato di sistemi di automazione robotica e sensoristica per il controllo infrastrutturale e la manutenzione. Non solo: uno speciale processo impedirà la formazione di condensa salina, limitando i danni da corrosione. Non mancheranno, infine, i pannelli fotovoltaici per l'alimentazione dell'illuminazione, della sensoristica e degli impianti.

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