Lamborghini Sian: a Francoforte l'hypercar ibrida con V12 e supercondensatore
La prima hypercar ibrida di Lamborghini in tiratura limitata debutta al Salone di Francoforte IAA 2019
Lamborghini Sián: al Salone di Francoforte fa il suo debutto la prima auto ibrida di Sant'Agata Bolognese. Una vettura che, come potevamo immaginare, farà parlare di sé. Prima di tutto per l'estetica, in secondo luogo per la scelta di abbinare l'elettrificazione all'immortale (si spera) motore V12. Sián, termine che in dialetto bolognese significa “fulmine” – scelta azzeccata per la prima vettura elettrificata prodotta in serie da Lamborghini – nasce per celebrare l’anno di fondazione di Automobili Lamborghini in una serie limitata a soli 63 esemplari, tutti (manco a dirlo) già venduti.
DESIGN RIVOLTO AL FUTURO, SENZA RINNEGARE IL PASSATO
Indicata dalla Casa bolognese come la Lamborghini più potente e veloce di tutti i tempi, Sián si presenta con un design proiettato al futuro. Le proporzioni sono quelle – estreme – a cui Lamborghini ci ha abituato, mentre le linee della carrozzeria diventano ancora più taglienti e raffinate: quasi futuristiche. Del resto, si tratta di una vettura che ha la responsabilità di anticipare l'indirizzo stilistico delle Lamborghini di domani, influenzate dall'elettrificazione ma sempre fedeli al DNA della Casa del Toro.
Tradotto: l'impronta della Countach, disegnata da Marcello Gandini, è evidente, ma con una chiara evoluzione verso quelli che sono i nuovi trend stilistici. Il cofano anteriore con linea diagonale, per esempio, è ripreso dalla Countach; la forma iconica a Y, firma stilistica delle Lambo più recenti, si ripropone nelle prese d'aria NACA sulle porte e nei gruppi ottici anteriori (ispirati a quelli della Terzo Millennio); stesso discorso per il motivo esagonale, proposto nei fanali posteriori; lateralmente, invece, troviamo particolari inediti come i caratteristici deflettori.
METALLI A MEMORIA DI FORMA PER LA PRIMA VOLTA SU UN’AUTO
Attenzione all'aerodinamica: sul tetto, il tunnel “Periscopio”, che originariamente nella Countach incorporava uno specchietto retrovisore, richiama le lamelle del cofano del vano motore e contribuisce ad ottimizzare la penetrazione aerodinamica e la gestione dei flussi, per i quali sono stati sviluppati degli splitter anteriori dedicati.
Innovativa – e inedita nel settore automotive – è la scelta di adottare materiali a memoria di forma: grazie ad una tecnologia brevettata, che consente ai materiali metallici di variare nella forma e nelle proprietà meccaniche semplicemente in base ad una variazione di temperatura, sono state realizzate delle lamelle aerodinamiche che si aprono e chiudono a seconda del calore sviluppato dall'impianto di scarico del motore. Un attuatore meccanico, dunque, che si attiva automaticamente, ma senza alcun controllo elettrico.
Come spiega Stefano Domenicali, Presidente e CEO di Automobili Lamborghini, questa vettura
non si limita a rappresentare oggi un formidabile esempio di progettazione di una hypercar e un’impresa di alta ingegneria, ma rafforza il potenziale di Lamborghini come marchio di supersportive del futuro, anche perché l’ibridizzazione è sempre più auspicabile e inevitabilmente necessaria. La Lamborghini Sián segna il primo passo nel nostro percorso verso l’elettrificazione e anticipa i nostri motori V12 di nuova generazione.
L’IBRIDO LAMBORGHINI: NO BATTERIA, SI SUPERCONDENSATORE
L'ibrido secondo Lamborghini è naturalmente improntato alle massime prestazioni: la base di partenza "termica" è il motore V12, plurifrazionato che rappresenta il biglietto da visita della Casa bolognese, abbinato ad una soluzione ibrida "leggera". Un piccolo motore elettrico da 34 CV, alimentato da un impianto elettrico a 48 V, è stato incorporato nella scatola del cambio per garantire una risposta immediata e prestazioni migliori. Il collegamento diretto tra motore elettrico e assi permette a questo piccolo propulsore di offrire un supporto al motore termico nelle manovre a bassa velocità, come la retromarcia e il parcheggio.
Presente un sistema inedito di accumulo dell'energia, che evolve la tecnologia del supercondensatore (già vista in forma embrionale su Aventador) al posto delle tradizionali batterie agli ioni di litio: tre volte più potente di una batteria di pari peso e tre volte più leggera di una batteria di pari potenza, questo supercondensatore (posizionato tra abitacolo e motore) garantisce una perfetta distribuzione del peso, grazie anche alla massa ridotta a soli 34 kg (compreso il motore e l'impianto elettrico).
Il flusso di potenza simmetrico assicura la stessa efficienza sia nel ciclo di carica che in quello di scaricamento, dando origine alla soluzione ibrida più leggera ed efficiente.
Questa particolarità del supercondensatore permette di caricare toralmente il sistema di accumulo ogni volta che la vettura frena: l'energia immagazzinata rappresenta un aumento di potenza immediatamente disponibile, che consente al conducente di sfruttare istantaneamente l’aumento di coppia in accelerazione, fino a 130 km/h quando il motore elettrico si disconnette automaticamente.
Il V12 sviluppa 785 CV/577 kW a 8.500 giri/min (la potenza più elevata mai raggiunta da un propulsore Lamborghini), valori che salgono a 819 CV/602 kW con il contributo dell'elettrico. Il rapporto peso/potenza è inferiore rispetto al già ottimo risultato ottenuto dalla supercar ultraleggera Lamborghini Aventador SVJ, grazie all'adozione di materiali leggeri. La velocità massima è di 350 km/h, mentre l'accelerazione 0-100 km/h viene coperta in meno di 2,8 secondi, il tempo più basso mai ottenuto da una Lamborghini di serie.
La forza di trazione è migliorata del 10% in terza marcia e il tempo di accelerazione da 30 a 60 km/h è migliorato di 0,2 secondi rispetto alla Aventador SVJ. Nelle marce più alte e alle velocità più basse il motore elettrico aumenta la forza di trazione fino al 20%, riducendo il tempo di accelerazione da 70 a 120 km/h di 1,2 secondi rispetto alla Aventador SVJ.
DETTAGLI IN ORO E STAMPA 3D
Spazio, infine, alla personalizzazione, curata dal reparto Lamborghini AdPersonam inaugurato nel 2016: l'esemplare che vedremo esposto a Francoforte sarà valorizzato da una speciale tinta Verde Gea con dettagli in Oro Electrum. Si tratta di un preziosissimo multistrato di colore contenente scaglie e cristalli dorati, ripresi anche all'interno. Qui trionfa la pelle anilina, sviluppata appositamente per questo modello, nel colore "Terra di Sant’Agata Bolognese", mentre alcuni dettagli propongono per la prima volta elementi stampati in 3D. Il prezzo di Lamborghini Sian non è ancora stato comunicato.