Cerca

Toyota e Panasonic svilupperanno tecnologie per città e case connesse

La Joint Venture lavorerà sulle tecnologie per rendere più smart le città e le case

Toyota e Panasonic svilupperanno tecnologie per città e case connesse
Vai ai commenti 1
Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 9 mag 2019

Una joint venture per lo sviluppo di nuove opportunità di business nel campo delle smart cities e smart home: questo il contenuto dell'annuncio di oggi ufficializzato da Toyota e Panasonic. I due colossi giapponesi – già al lavoro allo sviluppo di batterie di nuova generazione per le auto elettriche – lavoreranno per unire i servizi di mobilità intelligente sviluppati da Toyota e le tecnologie "lifestyle" promosse da Panasonic, "migliorando la vita nelle città" e creando valore nel settore dell'Internet of Things.

Al centro dell'accordo ci saranno le smart home, oggi protagoniste di un mercato in cui la crescita è esponenziale, le potenzialità sono pressoché illimitate e la concorrenza si fa ogni giorno sempre più serrata. In questo ambito, Toyota e Panasonic rafforzeranno i propri rispettivi core business: Toyota produce auto, è vero, ma a breve queste auto saranno connesse e le case/città intelligenti saranno il primo "ecosistema" con cui le auto connesse potranno dialogare.

In particolare, Panasonic è tra i leader nello studio di modelli di smart towns sostenibili (SST), sia dentro sia fuori dal Giappone. Allo stesso tempo, Toyota sta sviluppando una piattaforma per i servizi di mobilità (MSPF), accelerando negli ultimi tempi sullo sviluppo delle auto connesse. L'obiettivo del Costruttore giapponese è quello di "offrire una mobilità senza limiti", sicura e confortevole per tutti.

I big data giocheranno un ruolo fondamentale nella costruzione di questa piattaforma e dell'ecosistema connesso in generale: Toyota li sfrutterà per la creazione di nuovi servizi di mobilità, per i quali tra l'altro sono già attive diverse partnership sia in Giappone sia altrove: giusto poche settimane fa, Toyota ha investito in Uber per lo sviluppo di un servizio di ride sharing a guida autonoma.

Ti potrebbe interessare:
Commenti Regolamento