Benzina oltre i 2,2 euro al litro in autostrada: interviene il Codacons
L'aumento degli ultimi giorni ha fatto scattare l'allarme: pronto l'esposto del Codacons
I rincari segnalati a marzo e quelli (inevitabili) arrivati in occasione del maxi-ponte di Pasqua e del 25 aprile non accennano a sparire con l'inizio della nuova settimana: come molti avranno notato, i prezzi dei carburanti fossili continuano a salire, raggiungendo in alcuni casi i 2,20 euro al litro per quanto riguarda la tariffa della benzina al servito in autostrada.
L’OMBRA DELL’AGGIOTAGGIO
A denunciare una situazione sempre più insostenibile è il Codacons, l'associazione per la tutela dei diritti dei consumatori: come spiega una nota rilasciata dall'ente, i prezzi della benzina al servito hanno superato in tutta Italia la soglia di 1,80 euro al litro, che diventano agevolmente 2,20 euro in autostrada. L'associazione è pronta a depostare un esposto in 104 Procure della Repubblica in tutta Italia, per accertare
se i repentini incrementi dei listini di benzina e gasolio degli ultimi giorni possano configurare il reato di aggiotaggio.
TAGLIO ACCISE ADDIO
Il Codacons prospetta inoltre una situazione ancora peggiore se dovessero scattare le clausole di salvaguardia con la prossima legge di Bilancio, un'ipotesi accarezzata negli scorsi giorni dal Ministro dell'Economia Giovanni Tria ma per il momento esclusa dai due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che tuttavia non hanno spiegato in che modo il Governo riuscirà a trovare i famigerati 23 miliardi di euro.
Semmai dovesse aumentare l'IVA (si parla di un rialzo di 3 punti percentuali), secondo il Codacons
i listini dei carburanti schizzeranno alle stelle, considerato che l'imposta sul valore aggiunto si applica anche sulle accise che gravano su benzina e gasolio.
Accise che, lo ricordiamo, il Governo gialloverde aveva promesso di eliminare ("almeno quelle più anacronistiche") durante uno dei primi Consigli dei Ministri lo scorso giugno…