Wi-Fi vs 5G: l'UE sempre più orientata verso il Wi-Fi come standard per le auto connesse
L'Europa sceglie il Wi-Fi come standard per le auto connesse
L'orientamento della Commissione Europea in merito allo standard da adottare per connettere tra di loro le automobili in circolazione era già stato espresso chiaramente lo scorso ottobre | Auto connesse: la Commissione Europea preferisce il Wi-Fi al 5G. Nella giornata di ieri ne abbiamo avuto un'ulteriore conferma: l'Europarlamento ha infatti bocciato il 5G a favore del "vecchio" Wi-Fi come standard obbligatorio in Unione Europea per le auto connesse. La scelta definitiva è comunque in mano ai 28 Paesi membri, che si riuniranno il prossimo 3 maggio.
Niente da fare per il relatore Dominique Riquet, la cui obiezione deposta alla plenaria di Strasburgo è stata affossata con 270 voti a favore e 304 contrari. Secondo l'eurodeputato francese, nonché diversi stati membri tra cui la Finlandia e la Spagna, la decisione della Commissione – che favorirà grandi aziende come Volkswagen (che lo introdurrà di serie su tutte le auto da quest'anno), Renault e Toyota – viola il principio della neutralità tecnologica che ci si aspetta da Bruxelles. Il perché lo spiega Lise Fuhr, direttore generale di Etno:
L'Europa non può essere competitiva con regole che impongono una sola tecnologia per le auto connesse. Sta ora agli stati membri assicurarsi che 4G e 5G possano rendere le nostre auto più competitive e più sicure.
Schierata contro il voto a favore del Wi-Fi obbligatorio anche l'associazione dei consumatori italiana Codacons, per la quale si tratta di un'unica tecnologia che ha grandi limiti di sviluppo e non garantisce il futuro e la sicurezza. Secondo Codacons, inoltre, approvare frettolosamente questa proposta potrebbe avvantaggiare un solo player, il Gruppo Volkswagen, a scapito del mercato e della concorrenza.
Il prossimo 3 maggio i 28 Stati membri si riuniranno con il gruppo di lavoro del Consiglio trasporti per valutare la questione: una maggioranza contraria sarà l'unico modo di impedire l'adozione obbligatoria del Wi-Fi in luogo della connettività 5G.
Riprendendo quanto scritto a ottobre riguardo l'orientamento della Commissione Europea verso il Wi-Fi, la discussione tra i sostenitori delle due "fazioni" è aperta: i fautori dello standard ITS-G5 (Wi-Fi) sostengono che questo abbia il vantaggio di essere già stato testato e standardizzato in Europa. In più, essendo focalizzato sulla comunicazione tra veicoli, risulterebbe più efficiente nelle comunicazioni tempestive (per esempio in caso di incidente o in presenza sulla strada di un ostacolo da evitare).
Dall'altra parte, i sostenitori dello standard C-V2X (5G) parlano di un sistema "a prova di futuro", in grado di connettere non solo le auto ma anche i dispositivi nell’ambiente circostante e offrire applicazioni nell’ambito intrattenimento, monitoraggio del traffico e navigazione con una maggiore garanzia di velocità di trasmissione e affidabilità del segnale. L'orientamento verso il Wi-Fi, infine, metterebbe l'Europa in una condizione di svantaggio rispetto a USA e Cina, che vedono nel 5G l'unica vera via per connettere le auto nei prossimi anni, anche in vista di una standardizzazione della guida autonoma.