Le future Jaguar Land Rover saranno a prova di raffreddore e influenza
Una tecnologia proteggerà gli occupanti delle vetture Jaguar e Land Rover dai "superbatteri"
Elettrificata, autonoma e…a prova di influenza. Così dovrà essere l'auto del futuro secondo i progettisti e ricercatori del gruppo Jaguar Land Rover, al lavoro su soluzioni in grado di rispondere alle esigenze della mobilità del futuro (è il caso dell'algoritmo per ridurre il mal d'auto o del sistema che agevola la comunicazione tra auto autonome e pedoni).
Tra le tecnologie pensate per migliorare la salute dei passeggeri vi è un sistema che si serve dei raggi ultravioletti (UV-C), tecnologia derivata da quella utilizzata da oltre 70 anni nel settore medicale. Grazie all'emissione di raggi UV-C infatti, i futuri veicoli del Gruppo inglese potranno fermare la diffusione dei cosiddetti "superbatteri" (quelli immuni agli antibiotici) fino al 30%:
La radiazione prodotta dai macchinari UV-C riduce fino al 30% il tasso totale dello Stafilococco aureo immune alla meticillina, dell'enterococco immune alla vancomicina, del Clostridium difficile e delle diverse forme di Acinetobacter.
In generale, questo sistema – con raggi dalla lunghezza d'onda compresa tra i 200 e i 280 nanometri normalmente utilizzati per disinfettare l'acqua e purificare l'aria – consente di rendere difficile la sopravvivenza nell'abitacolo di tutti quegli agenti patogeni responsabili dell'influenza. L'emissione dei raggi UV-C avviene mediante il sistema di ventilazione, che restituirà aria pulita agli occupanti. In questo modo, anche i raffreddori saranno solo un ricordo.
L'auto che si prende cura della salute dei propri occupanti rappresenta uno degli elementi fondamentali della strategia di Jaguar Land Rover nell'ottica dello sviluppo della guida autonoma: il lusso non si trova, dunque, solo nelle prestazioni o nel comfort, ma anche nel "benessere", che sia dovuto alla presenza di materiali pregiati, di sedili massaggianti oppure di un sistema di filtraggio intelligente dell'aria.
Del resto, secondo quanto riporta Jaguar Land Rover, gli automobilisti trascorrono in media 300 ore l'anno dietro al volante: il fatto che la vettura "si preoccupi" del benessere dei passeggeri può essere solo che un bene per migliorare loro la qualità della vita.