
Auto 08 Ago
Novità in casa Mazda a seguito dell'annuncio avvenuto in queste ore: il costruttore giapponese lancerà i suoi primi veicoli elettrici nel 2020, di cui uno alimentato esclusivamente a batteria, mentre l’altro affiancherà alle batterie un piccolo motore rotativo, leggero e silenzioso. Si tratta di una manovra che rientra nel nuovo piano a lungo termine Sustainable Zoom-Zoom 2030 per lo sviluppo tecnologico valevole fino all’anno 2030.
Si torna a parlare di Wankel, il motore rotativo che ha permesso a Mazda di conseguire lo status di miglior interprete con oltre 30 anni di ricerca e sviluppo, con l'ultima unità assemblata nel 2012 in concomitanza con l'uscita della RX-8 dai listini. A differenza degli anni precedenti, però, il propulsore verrà utilizzato come range extender per aumentare l'autonomia, eliminando l’ansia da ricarica per tutti coloro che temono di non avere abbastanza autonomia per viaggiare.
Il veicolo completamente elettrico rientra nel programma industriale: Mazda prevede che nel 2030 la sua produzione di veicoli avrà per il 95% i motori a combustione interna abbinati a una soluzione di elettrificazione, mentre il 5% sarà a zero emissioni. Al contempo l'azienda sta continuando a sviluppare il motore di nuova generazione SKYACTIV-X con tecnologia HCCI, il primo a benzina a livello mondiale con metodo di accensione a compressione.
Un altro importante fattore è legato alle emissioni: Mazda è intenzionata a ridurre la media di CO2 rispetto a quanto fatto nel 2010, ovvero del 50% entro il 2030 e del 90% entro il 2050. Inoltre, è alla ricerca di alimentazioni alternative, vale a dire combustibili liquidi provenienti da fonti rinnovabili, come i biocarburanti derivati dalle microalghe, oltre a GPL, metano e idrogeno. Il tutto senza rinunciare al piacere di guida dello Jinba-ittai, la perfetta armonia fra uomo-macchina.
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Commenti
Mi permetto di ricordare come il wankel sia un motore con gravi problemi di affidabilità e durata a causa degli apex sealers e presenti considerevoli problemi per l'avviamento a freddo. Inoltre, è conosciuto come i suoi consumi specifici non siano affatto tra i migliori. Altrimenti non si spiegherebbe come Mazda sia l'unica Casa al mondo a non averlo abbandonato.
Nel caso specifico uniamo l'inaffidabilita' nota di un wankel ai problemi di autonomia, peso e manutenzione del pacco batterie di un'auto elettrica, prescindendo dai problemi ecologici relativi alla produzione dell'energia elettrica, di produzione e di smaltimento delle batterie.
Mi tengo il diesel, grazie.