Stampa 3D di oggetti gonfiabili: la soluzione di BMW e MIT

25 Maggio 2018 9

Il design, quando correttamente applicato, ha il potere di plasmare il mondo di domani. Plasmare non significa solamente dare una forma agli oggetti, ma anche definirne le caratteristiche funzionali, migliorandone l'esperienza di utilizzo da parte degli utenti. Questo è il design di cui si parla nella mostra The Future Starts Here, dove il Dipartimento di Design di BMW, in collaborazione con il Self-Assembly Laboratory del MIT di Boston, mostrerà al pubblico una tecnologia che permette di stampare in 3D degli oggetti capaci di variare la propria forma in determinate condizioni.

Frutto di due anni di studi, questa tecnologia permette, per esempio, di realizzare degli oggetti gonfiabili, in grado quindi di modificarsi e di adattare la propria forma e il proprio stato in base a sollecitazioni.

A The Future Starts Here, che si terrà fino al 14 novembre presso il Victoria & Albert Museum di Londra, i due partner porteranno un primo oggetto gonfiabile in silicone, capace di mutare forma e dimensioni a seconda della pressione dell'aria introdotta al suo interno. Pressione che può essere gestita tramite controlli pneumatici, che permettono di variare non solo le proprietà formali ma anche quelle strutturali (rigidità) dell'oggetto.



Una tecnologia che non poteva rimanere fine a sé stessa: del resto, gli abitacoli delle auto a guida autonoma saranno naturalmente predisposti ad essere mutevoli in forma e funzionalità, per adattarsi alle diverse esigenze dei passeggeri che, sollevati dall'onere della guida, si ritroveranno con del tempo libero da impiegare secondo i propri desideri. Per questo motivo, lo studio di questa tecnologia fin da oggi si concentra sulla fattibilità (a livello dimensionale e di materiale) delle poltrone del futuro.

Liquid Printed Pneumatics, come suggerisce il nome, si serve di tecnologie come la stampa liquida rapida (in cui la stratificazione non avviene nell'aria ma in una soluzione gelatinosa) per creare delle camere d'aria nelle quali è possibile controllare la pressione atmosferica per mutarne la forma. Rispetto alle tecniche normalmente utilizzate per produrre oggetti gonfiabili, questa tecnologia permette una maggiore libertà nelle forme, senza dover ricorrere a costosi stampi.


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Commenti

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ice.man

in parte è anche colpa del fatto che si montano ruote sempre piu grandi (19-20 pollici una volta erano esclusiva di Lamborghini o Maxi suv)

Giardiniere Willy

Chiaro. Mi dà fastidio il fatto che spesso non ti danno più la ruota di scorta e ironizzavo al riguardo

Ginomoscerino

la cambi quando inizi a toccare col cerchione, ogni tot vai dal gommista a rifare il battistrada e via

FCava

tanti single saranno contenti.....

ice.man

dubito, perchè il prenumatico non è solo gomma, dentro c'è un telaio in materiale diverso

CAIO MARIOZ

Gli pneumatici stampati in 3D non hanno alcuna camera ad aria, per cui non si bucheranno mai e l’usura del battistrada sarà molto più lenta (le cambieremo solo quando danneggiate)

Mario Gallo

a proposito di stampa 3d e oggetti gonfiabili. Ho un problema con meshmixer, in pratica mi vede gli oggetti come se fossero gonfiati.

Giuseppe

Ora anche i robot potranno indurire i muscoli e avranno una tartaruga più definita della tua... xD

Giardiniere Willy

Significa che quando si spacca il copertone d'ora in poi non solo non avremo la ruota di scorta, non solo non avremo il kit di riparazione, ma ci daranno la stampante 3D per fabbricarci la gomma al momento? Grande!

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