Lamborghini al lavoro su una hypercar ibrida in arrivo nel 2019 | Rumor
Prima di Aventador e Urus arriverà una hypercar ibrida firmata Lamborghini
L'ibrido è il futuro, anche in casa Lamborghini. Non è infatti un segreto che le prossime generazioni di Aventador e Huracan (i nomi probabilmente cambieranno) adotteranno un sistema di elettrificazione volto ad aumentare sì le prestazioni ma anche a ridurre consumi ed emissioni, come del resto impongono le istituzioni tra cui l'Unione Europea. Una necessità, dunque, più che una scelta. Per lo stesso motivo, nel 2020 arriverà anche la variante ibrida plug-in del SUV Urus, veicolo che contribuirà in maniera sostanziale ad abbassare la media delle emissioni di CO2 prodotte dalla gamma Lamborghini. Prima di tutti questi modelli, tuttavia, è attesa un'ulteriore "sorpresa" elettrificata.
Secondo quanto riporta Autocar, a Sant'Agata starebbero lavorando sodo ad una hypercar ibrida dai bassi volumi produttivi, mostrata lo scorso giugno ad alcuni potenziali clienti nel corso di un evento top-secret. In arrivo già entro il 2019, la vettura (nome in codice LB48H) avrà un prezzo nell'ordine dei 2,2 milioni di euro, cifra a cui sarà possibile mettersi al volante del non plus ultra di Lamborghini: un motore V12 aspirato abbinato ad uno o più propulsori elettrici. In sostanza, una prova generale di quello che vedremo, con prezzi più "umani", sulla sostituta di Aventador.
L'introduzione di un sistema ibrido comporterà necessariamente un incremento nella massa complessiva delle Lamborghini di domani. Lo stesso Maurizio Reggiani, Direttore del Dipartimento Ricerca e Sviluppo Lamborghini, ha più volte sottolineato che si tratterà di una sfida impegnativa: 150/200 kg extra significa dover partire con una vettura decisamente più leggera rispetto a quanto proposto oggi, per ridurre l'incremento di massa complessiva. Tra le soluzioni prese in considerazione da Reggiani c'è quella di destinare la trazione dell'asse anteriore al motore elettrico (collegato alla trasmissione), lasciando il termico al posteriore: in questo modo è più facile ottenere un sistema di torque vectoring all'anteriore, necessario per compensare l'incremento di peso.