Niente Ecobonus per i quadricicli elettrici: Sharengo non esclude di lasciare l'Italia
L'ira di Sharengo, che minaccia di lasciare l'Italia
Ecobonus: nel testo definitivo del maxi-emendamento alla Legge di Bilancio 2019, accanto agli incentivi per auto e scooter elettrici si nasconde un'amara sorpresa per chi sperava di acquistare una minicar a zero emissioni. Il provvedimento dell'Ecobonus, infatti, premia tutte le categorie di veicoli elettrici (e ibridi) ad eccezione dei quadricicli pesanti, quelli identificati con la categoria di immatricolazione L7e.
Un "regalo" di Natale decisamente sgradito a quelle società che, negli scorsi anni, su questi mezzi avevano investito tanto, nonostante l'assenza di qualsiasi tipo di agevolazione da parte delle istituzioni. A farne le spese è soprattutto Sharengo, il servizio di car sharing elettrico che rappresenta un unicum in Italia, con oltre 180.000 iscritti e 50.000 km percorsi a zero emissioni ogni giorno grazie ad una flotta di 2.000 veicoli suddivisi tra Milano, Roma, Firenze e Modena.
L'operatore, celebre per le sue ZD gialle e per le iniziative a sostegno della mobilità sostenibile e sicura (una su tutte le tariffe agevolate per le donne che decidono di spostarsi di notte), potrebbe addirittura decidere di abbandonare l'Italia qualora dal Governo non arrivassero provvedimenti volti a sostenere l'acquisto di questa categoria di veicoli. Di seguito riportiamo le ragioni della società.
Questa esclusione non solo non ci permetterà di investire per il rinnovo e l’ampliamento delle flotte italiane, ma ci costringerà a prendere decisioni dolorose e purtroppo inevitabili come quella di trasferire fuori Italia la nostra flotta. Un peccato perché in 4 anni di attività siamo molto cresciuti e pur essendo elettrici, oggi lavoriamo allo stesso livello degli altri 2 competitor principali che hanno scelto la comodità delle flotte a benzina. Pur avendo sostenuto con investimenti molto significativi la mobilità condivisa ed elettrica siamo stati penalizzati e irragionevolmente non considerati allo stesso modo degli altri attori presenti sul mercato dell’auto elettrica.
Chiunque condivida le ragioni di Sharengo può sostenerne la causa inviando un messaggio di sostegno o protesta a: segreteria.crippa@mise.gov.it o a segreteria.ministro@mit.gov.it, oppure pubblicando un post sui social con l’hashtag #IOSTOCONSHARENGO!