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Range Rover Evoque, la baby Velar diventa ibrida

La seconda generazione del SUV compatto Range Rover Evoque introduce motorizzazioni elettrificate.

Range Rover Evoque, la baby Velar diventa ibrida
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Matteo Milani
Matteo Milani
Pubblicato il 23 nov 2018

Land Rover ha presentato in anteprima mondiale la Nuova Range Rover Evoque tramite un evento svoltosi in anteprima mondiale a Londra. Il SUV compatto di seconda generazione avrà l'arduo compito di ripetere il successo della prima generazione, con oltre 770.000 unità vendute dal 2011. Evoque evolve il suo stile con dettagli ispirati alla sorella maggiore Velar, rimanendo però fedele alla prima generazione. In attesa dell'esordio sul mercato nei prossimi, la vettura è già ordinabile, anche in Italia, con prezzi a partire da 44.500 euro (Td4 150 CV con trazione integrale e cambio automatico).

Nuova piattaforma PTA e passo allungato

Nonostante mantenga lo stile della prima generazione, il nuovo SUV compatto introduce alcuni dettagli stilistici ispirati alla Velar, tra cui i gruppi ottici Matrix LED assottigliati, le maniglie a scomparsa e finiture scure sopra la targa. A cambiare è la struttura, poiché la Nuova Ranger Rover Evoque è basata sulla debuttante piattaforma PTA (Premium Transverse Architecture). Si tratta sostanzialmente dell'evoluzione della precedente D8 in alluminio, irrigidita del 13% che integra nuove soluzioni.

La vettura è lunga 4,37 metri e dispone di un passo allungato di 21 cm. Dimensioni che permettono una capacità di carico del bagagliaio di 591 litri, che diventano 1.383 abbattendo il divano. Con la PTA, Evoque adotta un assetto caratterizzato da sospensioni anteriori Hydrobrush e posteriori Integral Link, con ammortizzatori a controllo elettronico Adaptive Dynamics. Inoltre, la trazione integrale Active DriveLine è in grado di disconnettere l'asse posteriore in maniera lieve. Previsto anche il nuovo Terrain Response 2 con modalità di gestione automatica.

Interni: Touch Pro Duo e tecnologia Smart Setting

Ridisegnato prendendo spunto dagli altri modelli presenti in gamma, l'abitacolo adotta l'infotainment Touch Pro Duo con doppio schermo uno sopra l'altro nella consolle per gestire tutte le funzionalità del sistema multimediale e del clima. Ai due monitor da 10 pollici si aggiunge quello da 12,3 pollici della strumentazione digitale e l'Head-up display che proietta sulla superficie interna del parabrezza informazioni utili come la velocità. Non manca la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto, con hotspot wi-fi 4G in grado di gestire fino a otto dispositivi.

Insieme ai dispositivi Hill Descent Control, Gradient Release Control, All-Terrain Progress Control, la seconda generazione integra il ClearSight Ground View, che mostra al conducente le immagini a 180 gradi provenienti dal cofano motore nel display centrale per aiutarlo nei passaggi più complessi. Ma non è tutto. Sulla Nuova Evoque fa il suo debutto la Smart Setting, tecnologia che sfrutta l'intelligenza artificiale per apprendere le abitudini del guidatore, tra cui la regolazione del sedile a la posizione dello sterzo, quindi anticiparlo nelle sue richieste. Infine, insieme all'App InControl, è previsto il Click and Go: una docking station per tablet con ricarica integrata a disposizione per i passeggeri posteriori.

Debutta l’ibrido

Sul fronte motorizzazioni, da segnalare l'esordio in gamma dell'ibrido, più precisamente della tecnologia mild hybrid 48 V abbinabile alle unità Ingenium quattro cilindri di 2.0 litri benzina e diesel. Il sistema è disponibile nelle versioni benzina Si4 da 200, 250 e 300 CV, collegate alla trazione integrale e al cambio automatico, mentre su quelle diesel sulla Td4 da 150 e 180 CV, e Sd4 da 240 CV. Su quest'ultima è disponibile di serie mentre sulle altre come optional. Nel 2019 debutterà anche l'ibrido plug-in che si affiderà a un tre cilindri. Ricordiamo che dal 2020 ogni nuova auto della gamma Jaguar Land Rover sarà proposta anche nella variante a zero emissioni.

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