Ryanair e Wizzair contro l'Antitrust per il bagaglio a mano, TAR Lazio annulla multa
Ci ha pensato l'Antitrust a bloccare i nuovi supplementi bagaglio voluti da Ryanair e Wizzair, adesso comincia un duro braccio di ferro.
Aggiornamento 30/10
Ryanair e Wizz Air non devono pagare alcuna sanzione per le politiche sui bagagli a mano (v. articolo originale di novembre 2018 a seguire). Lo stabilisce il TAR del Lazio con le rispettive sentenze 12456/2019 e 12455/2019:
Alla luce di quanto osservato, pertanto, non si riscontra la carenza di diligenza professionale contestata dall’AGCM, in quanto l’offerta Ryanair / Wizzair appare chiara nell’indicare fin dal “primo contatto” con il consumatore le dimensioni del bagaglio “a mano” consentito e idoneo al contenuto anche di una “borsetta” e/o di un “portadocumenti”, in assenza di un obbligo di consentire dimensioni minime, purché non irragionevoli.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima) […] accoglie il ricorso […] e, per l’effetto, annulla i provvedimenti impugnati.
Ryanair aveva ricevuto a febbraio una multa di 3 milioni di euro – 1 milione per l'ungherese Wizzair – a seguito della decisione di consentire ai passeggeri il trasporto in cabina di un solo bagaglio a mano di piccole dimensioni da posizionare sotto il sedile. Il mese successivo il tribunale amministrativo aveva sospeso in via cautelare la decisione, e ora – a distanza di un anno – arriva l'annullamento definitivo delle sanzioni.
Articolo originale – 02/11/2018
Proprio nel giorno in cui il provvedimento doveva entrare in vigore sui voli Ryanair e Wizzair, rispettivamente primo e quarto vettore low-cost in Europa, arriva lo stop dell'Antitrust italiano con sospensione immediata del contestato supplemento bagaglio a mano. Si tratta di un provvedimento temporaneo, le compagnie in questione avranno infatti cinque giorni di tempo per comunicare le azioni intraprese e rispondere ufficialmente all'Authority.
Ryanair agguerrita contro questa decisione, ha così comunicato in una nota di voler fare «immediatamente appello a questa decisione: non vi è alcuna giustificazione valida per un'autorità garante della concorrenza di emettere una decisione relativa alla sicurezza aerea o alla puntualità. Questa policy bagagli è trasparente e a vantaggio dei consumatori».
La compagnia irlandese aveva comunicato la nuova politica sui bagagli lo scorso 24 agosto, giustificando le "ristrettezze" con ridotti tempi di imbarco e maggior puntualità dei voli. L'altra verità è che, facendo pagare ogni bagaglio a mano più grande di 40 cm x 20 cm x 25 cm (ovvero piccola borsa, zainetto, tracolla), il vettore trarrebbe maggiori guadagni, ridurrebbe il peso contando su meno pezzi e conseguente carburante risparmiato.
Ma la decisione di Ryanair e Wizzair non era passata inosservata dalle nostre parti, a schierarsi subito contro le associazioni dei consumatori italiane, Codacons e Altroconsumo, a cui ha fatto eco anche la spagnola Facua in territorio iberico. Codacons vuole adesso ottenere anche la restituzione integrale dei supplementi pagati dai clienti per voli prenotati oltre l'1 novembre 2018 (data di entrata in vigore delle contestate politiche sul bagaglio). Le loro proteste, anche formali, hanno avuto un seguito e portato a questo blocco temporaneo dei supplementi, queste le motivazioni dell'Antitrust:
Chiedere di più per un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo, ovvero il bagaglio a mano, è una rappresentazione errata del vero prezzo del biglietto e danneggia il confronto dei costi tra i vettori, oltre a fuorviare i consumatori. Come misura di conservazione, la sospensione delle nuove polizze da parte delle compagnie aeree low cost Ryanair e Wizz Air.
Le compagnie avevano motivato la decisione parlando anche di un "trend commerciale in atto", ma l'Antitrust ha sconfessato anche questa dichiarazione comunicando che «da un esame comparativo, come misura di conservazione, la sospensione delle nuove polizze da parte delle compagnie aeree low cost Ryanair e Wizz Air»
Vicenda che resta ancora aperta, sospensione già in atto da ieri 1 novembre e appuntamento rinviato ai prossimi giorni, vedremo chi la spunterà in questo duro braccio di ferro. Parola che passa adesso al Tar del Lazio.