Auto a benzina e gasolio: Greenpeace chiede lo stop dal 2025
Greenpeace sostiene che le vendite delle auto termiche dovranno terminare dal 2025 per contenere il riscaldamento terrestre.
L'Unione Europea deve ridurre o limitare le vendite delle auto spinte dai motori a combustione interna e spingere in favore di una mobilità caratterizzata dai veicoli elettrici alimentati da energie rinnovabili. Lo sostiene un'analisi del Centro aerospaziale tedesco (DLR) commissionata da Greenpeace.
Per tenere fede agli impegni presi con gli Accordi per il Clima di Parigi, e quindi contribuire significativamente a contenere l’innalzamento della temperatura media del pianeta entro il grado e mezzo, l'organizzazione chiede che il numero delle auto a benzina e gasolio in circolazione sulle strade europee debba ridursi dell’80% entro il 2035 a seguito dello stop alle vendite nel 2025 e delle ibride nel 2028.
Per avere il 50% delle probabilità di riuscire a contenere il riscaldamento terrestre di 1,5 gradi, Greenpeace dichiara che le auto a benzina e gasolio dovranno uscire dalle concessionarie entro e non oltre il 2030, mentre cinque anni dopo toccherà alle ibride plug-in. Inoltre, i veicoli muniti di motorizzazioni tradizionali dovranno essere banditi dalla circolazione a metà degli anni Quaranta, mentre quelli ibridi nel 2050.
Infine, Greenpeace accenna allo sviluppo del trasporto pubblico e ai servizi di mobilità urbana come il car sharing, che permette agli utenti di utilizzare un veicolo su prenotazione noleggiandolo per un periodo di tempo breve. Ricordiamo che anche il Regno Unito, tramite il Sales Ban, dal 2040 è intenzionato a porre fine alle vendite di tutte le auto (e i veicoli commerciali) alimentate a benzina, gasolio, gas e persino le ibride in favore di un mercato a zero emissioni.