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Volkswagen e-Up: guida ricarica, batteria, consumi e connettori

Guida alla ricarica elettrica in AC/DC di Volkswagen e-Up: connettori, batteria e consumi

Volkswagen e-Up: guida ricarica, batteria, consumi e connettori
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 27 lug 2018

In attesa dei primi modelli della svolta elettrica di Volkswagen, i tedeschi hanno immesso sul mercato due versioni a batteria basate su auto già esistenti: Volkswagen e-Up e Volkswagen e-Golf. Nata nel mondo termico e adattata alla nuova alimentazione, e-Up monta un caricabatterie interno da 16 A 230V, un monofase che consente di raggiungere massimo 3.7 kW utili per ricaricare la batteria da 18.7 kWh che promette fino a 160 km con un pieno.

Volkswagen e-Up: connettori

Volkswagen e-Up utilizza quindi il classico connettore di Tipo 2 per la ricarica in Modo 2 e Modo 3, affiancato fortunatamente dalla CCS Combo2 che consente di accedere alla ricarica in corrente continua.

e-Up: ricarica in corrente alternata

Trattandosi di un'auto puramente cittadina, Volkswagen ha scelto un caricatore di bordo lento, in grado di raggiungere massimo 3.7 kW in corrente alternata.

Tramite presa casalinga, che termina con la Shuko, si impiegano più di 8 ore per la ricarica lenta (10A, 230 V), riuscendo a ridurre il tempo a 5 ore utilizzando una wallbox o le colonnine pubbliche in AC che non verranno mai sfruttate al massimo del potenziale visto che il collo di bottiglia è rappresentato dal caricatore integrato sulla vettura.

e-Up: ricarica in corrente continua

Vista la presenza del CCS Combo2, e-Up permette di accedere al mondo della ricarica rapida per le emergenze. In questo casi si sfrutta la corrente continua.

Il test su una colonnina eva+ di Enel, che propone stazioni da 120 e 95 kW, ha consentito di sfruttare raggiungere 40 kW erogati e ricaricare l'auto in qualche decina di minuti: la ricarica dell'80% della batteria avviene in mezz'ora, con tempi che crescono fino ai 40/50 minuti per quella completa.

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Volkswagen e-Up: i consumi reali

Con una capacità di soli 18.7 kWh, e-Up non è certo l'elettrica per le lunghe percorrenze. Si tratta di un'auto che si trova a suo agio nella città e che risulta meno adatta di altre nell'aggiungere al mix quei 10/20 chilometri di tangenziale che un pendolare che abita nell'hinterland può trovarsi a percorrere ogni giorno. 

In realtà, però, l'ottima gestione della batteria consente di essere versatili. Durante l'utilizzo di tutti i giorni, senza prestare particolare attenzione alla guida al risparmio, si ottengono risultati medi tra i 13 e i 14 kWh/100 chilometri a seconda che si utilizzi o meno il climatizzatore, dati che includono anche il 40% del percorso in tangenziale a velocità da codice.

Sfruttando la modalità Eco e con una gestione più accorta del recupero, però, e-Up è in grado di sorprendere: raggiungere una media di 10 kWh/100 chilometri non sarà impresa difficile.

Eco+: 8 kWh/100 km

Quando poi capita di restare senza carica causa colonnine difettose, ecco che si può premere il pulsante Eco+. Mi trovavo al Relais Franciacorta e l'alba del nuovo giorno mi ha sorpreso con il peggior incubo degli "elettrici": la colonnina (RePower) ha avuto un malfunzionamento e ha interrotto l'erogazione notturna. Trattandosi di un evento di presentazione (questo) i tempi erano stretti: non potevo aspettare e dovevo mettermi in marcia per l'Autodromo di Franciacorta. 

Premo Eco+ (modalità nella quale non è attivabile il climatizzatore) e mi avvio verso il circuito con un piano A e un piano B in mente:

  • piano A: trovare una presa disponibile a cui collegare il caricatore con la Shuko una volta giunto in pista-. Caricare l'auto fino al 100% visto il tempo a disposizione (l'evento terminava nel pomeriggio). Totale chilometri da percorrere: 18
  • piano B: in assenza di ricarica all'autodromo mi sarei recato al Franciacorta Outlet Village per utilizzare la colonnina Enel X con la ricarica rapida in DC. Totale chilometri da percorrere con l'autonomia residua: 35

Trattandosi di strade pubbliche non potevo certo mettermi in modalità Eco Maratona: ho viaggiato quindi a velocità da codice sfruttando al massimo il recupero dell'energia in frenata "prevedendo" il flusso del traffico ma senza mai essere d'intralcio alla circolazione. 

Nel percorso di poco più di 18 chilometri la media è stata di 8 kWh/100 chilometri, arrivando a destinazione con autonomia a sufficienza per il "piano B" d'emergenza. Partito con 48 km residui in modalità normale sono arrivato all'autodromo con 50 km residui (Eco+), un tasto e ho ottenuto 20 chilometri "gratis".

Per completezza vi riporto i dati relativi al ritorno a casa in autostrada (tutti appuntati sul libretto nero che un giorno vi farò vedere): partenza con il 90%, 70 km verso Monza, media di 14 kWh/100 km in modalità normale. Autonomia residua: 50 chilometri.

E' chiaro che con numeri del genere si può arrivare anche a 200 chilometri di autonomia con una carica. In generale però, l'utente medio può percorrere 130/140 km con un "pieno" anche usando il climatizzatore e nel misto tangenziale/città. L'esperto che ha avuto modo e tempo di familiarizzare con l'auto riuscirà a ottenere 150/160 chilometri senza troppe rinunce e sopravvivendo anche al caldo di luglio!

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