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Ferrari brevetta motore 4 cilindri: ipotesi nuova Dino ibrida?

Un misterioso brevetto potrebbe anticipare l'arrivo di una "baby Ferrari" a 4 cilindri

Ferrari brevetta motore 4 cilindri: ipotesi nuova Dino ibrida?
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 27 lug 2018

Un brevetto che sta facendo parecchio discutere è quello recentemente depositato da Ferrari presso l'Ufficio Brevetti USA in merito ad un inedito propulsore a 4 cilindri con un sistema di induzione forzata e una turbina in grado di fornire potenza ad un generatore elettrico.

Leggi il brevetto: "Method to control an electrically-operated turbocharger in a supercharged internal combustion engine"

Questo generatore permette di recuperare parte dell'energia termica proveniente dal condotto di scarico, per poi sfruttarla come potenza extra (attingendo da un piccolo pacco batterie) in fase di accelerazione per azzerare il turbo lag. Stando al contenuto del brevetto – firmato da Fabrizio Favaretto, responsabile di Maranello per le architetture ibride e quelle a trazione posteriore – la prima Ferrari moderna con motore a 4 cilindri potrebbe dunque essere anche ibrida.

Come riportato da Autoguide (che ha scoperto il brevetto), il sistema si ispira in parte alle power unit utilizzate in Formula 1 ed è pensato con lo scopo di ottimizzare il funzionamento della turbina e del compressore, qui scollegati tra loro (solitamente lavorano in coppia). Il cosiddetto turbo lag (il ritardo prima dell'attivazione del compressore da parte dei gas di scarico, tipico dei motori turbo) viene eliminato, in quanto il compressore è azionato elettricamente.

Oltre a ridurre le emissioni e a migliorare la risposta del motore sotto carico, la scelta di inserire una turbina nel condotto di scarico permette anche di ottenere una "voce" del motore più coinvolgente e naturale, a tutto vantaggio dell'esperienza di guida.

4 cilindri e sistema mild-hybrid avanzato: il powertrain ideale per una vettura compatta e leggera: del resto, alcune delle Ferrari da corsa degli anni '50 adottavano questo frazionamento, che rendeva le vetture più leggere e affidabili rispetto a propulsori a 6/8 cilindri. Impossibile non pensare ad una futura Ferrari entry-level dotata di questo sistema, magari supportato da una carrozzeria ispirata a quella della Dino 246 GT (che però aveva un 6 cilindri).

Per il momento si tratta solo di supposizioni: Ferrari non ha ufficializzato nulla in merito e il brevetto, in quanto tale, potrebbe rappresentare solamente un modo per proteggere un'idea e non una garanzia di produzione futura. Inoltre, è bene ricordare che il brevetto potrebbe riguardare semplicemente una delle due bancate di un motore V8.

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