Tata Nano: dopo 10 anni "l'auto più economica al mondo" va in pensione
Si conclude senza eredi la carriera di Tata Nano, utilitaria super economica dai risultati commerciali poco soddisfacenti
Nel 2008, quando il Costruttore annunciò il debutto di Tata Nano, si parlava di una vettura rivoluzionaria, destinata a motorizzare un popolo che fino a quel momento poteva permettersi solamente uno scooter o una vettura usata in pessime condizioni. Ad un prezzo stracciato di 100.000 rupie (equivalenti, all'epoca, a circa 1.400 euro), gli automobilisti indiani potevano portarsi a casa un'utilitaria compatta ma relativamente spaziosa, con una dotazione minima ma sufficiente per le esigenze di quella fascia di mercato (con tutti gli optional si arrivava a circa 2.000 euro).
"L'auto più economica al mondo" – così Tata definiva, con orgoglio, la Nano – non si è però rivelata il successo commerciale che tutti si aspettavano. A fronte di previsioni produttive di 250.000 vetture l'anno a regime, i numeri reali sono stati ben al di sotto delle aspettative. Nell'ultimo anno intero di produzione, il 2017, la vettura è stata sfornata in poco meno di 8.000 unità, valori che hanno spinto il Costruttore indiano a ridurre progressivamente la produzione mensile del modello, arrivando a giugno 2018 con una sola vettura uscita dallo stabilimento produttivo.
Tanti i motivi dell'insuccesso della vettura, nata con un concept forte mal sfruttato dai dirigenti dell'epoca – diversi infatti i ritardi per l'allestimento delle linee produttive e macchinose le procedure per accaparrarsene un esemplare – e caratterizzata da un'inevitabile problema di immagine. A differenza di strategie low cost di successo, come quella di Dacia, quella di Tata si basava tutta sul prezzo basso ad ogni costo, a discapito dei contenuti, soprattutto per quanto riguarda l'affidabilità e la sicurezza (numerosi gli esemplari che prendevano fuoco improvvisamente).
Si conclude così, dopo 10 anni, la travagliata storia di Tata Nano, della quale non è prevista attualmente alcuna erede.