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Jaguar Land Rover e i numeri della mobilità elettrica in Italia

I-PACE si potrà ricaricare gratuitamente in tutte le concessionarie JLR

Jaguar Land Rover e i numeri della mobilità elettrica in Italia
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 10 lug 2018

Jaguar I-PACE, il primo SUV elettrico premium europeo, è pronto a sbarcare nel nostro Paese e con lui il primo veicolo elettrico della storia del gruppo Jaguar Land Rover. Si tratta di un momento senz'altro storico per la filiale italiana di JLR, che per l'occasione ha commissionato al Center for Advanced Studies e allIstituto per le energie rinnovabili di Eurac Research, in collaborazione con Alperia, una ricerca per indagare sullo stato della mobilità elettrica in Italia, anche in vista della strategia del Gruppo che, a partire dal 2020, offrirà versioni elettrificate per ogni modello in gamma.

Dal globale al locale

L'auto elettrica cresce in tutti i Paesi, con particolare slancio per quanto riguarda la Cina, che da diversi mesi sta adottando una politica fortemente orientata ad incentivarne la diffusione. Lo scenario internazionale vede 3,1 milioni di VE (Veicoli Elettrici) immatricolati nel 2017 a livello globale, di cui il 40% nella sola Cina. Tra i Paesi europei il podio spetta alla Norvegia, che vanta il 39,2% di VE sulle nuove immatricolazioni (ne parliamo nel dettaglio qui).

In generale, la diffusione di veicoli a batteria e ibridi sta registrando un significativo trend positivo: nel mondo, negli ultimi anni, le auto elettriche private sono aumentate di otto volte, passando dai 400.000 esemplari del 2013 agli oltre 3 milioni del 2017, con una crescita altrettanto significativa delle colonnine a bassa potenza installate dai privati, che arrivano a quota 3 milioni di punti di ricarica.

In Italia la quota di mercato delle auto elettriche è ferma allo 0,25%, contro l'1% degli altri grandi Paesi europei. Nel Vecchio Continente, entro il 2030 la quota dovrebbe salire al 30%.

Il nostro Paese non se la passa di certo bene nemmeno per quanto riguarda le infrastrutture: l’Europa conta ad oggi circa 100.000 infrastrutture di ricarica, suddivise fra punti pubblici e privati, mentre l’Italia ne conta circa 3.000 pubbliche, che ammontano al 20% del totale presente sul territorio nazionale. In ogni caso, in Italia si segnalano regioni più virtuose di altre: in Lombardia, Lazio e Trentino Alto Adige si registra oltre la metà (52%) dei veicoli BEV (Battery Eletric Vehicle).

Trentino Alto Adige esempio virtuoso

Da sempre considerata una regione all'avanguardia, il Trentino Alto Adige difende la propria reputazione anche quando si parla di elettrico. Merito prima di tutto di una politica sensibile al tema: gli incentivi per l'acquisto di una vettura elettrica arrivano a 4.000 euro e includono, oltre all'esenzione dal pagamento del bollo per i primi tre anni, anche un contributo fino a 1.000 euro per l’istallazione di una colonnina di ricarica domestica.

Le iniziative della Regione non si fermano qui: l'Alto Adige sta infatti applicando i principi della cosiddetta Piramide della Mobilità Sostenibile, che mirano ad evitare il traffico, trasferirlo o migliorarlo. All’interno di questa strategia condivisa sono coinvolti attori privati – quali aziende e operatori del settore alberghiero – e pubblici – quali comuni e la Provincia di Bolzano. Il piano prevede soprattutto l’espansione della copertura infrastrutturale (Alperia installerà ogni anno dalle 20 alle 30 colonnine per arrivare a 5.000 entro il 2021, in aggiunta alle 77 già presenti) accanto ad un più ampio utilizzo delle energie rinnovabili.

Di recente, tra l'altro, in Alto Adige è entrato in funzione il primo hypercharger in Italia che consente di ricaricare i veicoli elettrici compatibili con una potenza massima di 150 kW, superiore ai 120 kW dei già rapidi Tesla Supercharger.

Elettrico in Italia: barriere e opportunità

Jaguar Land Rover e i partner hanno individuato le principali barriere alla diffusione della mobilità elettrica nel nostro Paese: infrastrutture limitate, autonomia e lunghi tempi di ricarica, costi d’acquisto superiori ai modelli a combustione interna, produzione e smaltimento delle batterie.

Per superare almeno in parte questi ostacoli, il Gruppo JLR ha pensato di entrare nel mercato italiano dell'auto elettrica attraverso una “Electric Customer Experience” a 360°, pensata per assicurare ai Clienti tutto il supporto necessario, anche grazie all’importante ruolo dei concessionari.

Grazie al contributo della Casa, i clienti italiani non solo potranno ricaricare la propria I-PACE in tutte le concessionarie JLR presenti nel nostro Paese, ma avranno anche a disposizione il supporto del "E-Angel", un consulente che li affiancherà nella gestione degli aspetti tecnico-burocratici, supportandoli nella verifica delle condizioni necessarie per l’installazione della Wallbox gratuita a casa, nella richiesta di potenza al gestore di riferimento e fornendo, chiavi in mano, wallbox di nuova generazione.

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