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Aston Martin DBS Superleggera: svelata la nuova Super GT

Omaggio al carrozziere italiano, ecco la nuova ammiraglia di Aston Martin

Aston Martin DBS Superleggera: svelata la nuova Super GT
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 27 giu 2018

DBS e Superleggera. Due nomi iconici che si intrecciano con la storia di Aston Martin, una storia fatta di auto leggendarie che, nel corso degli anni, hanno fatto sognare milioni di appassionati in tutto il mondo. Con la nuova DBS Superleggera, Aston Martin riporta in auge la storica collaborazione tra il costruttore inglese e la carrozzeria italiana Touring, il cui nameplate Superleggera tornerà ad adornare il cofano di questa sportiva di razza che va oltre il semplice "ricarrozzamento".

Come sulla prima DBS del 1967 (e le successive DB4, 5 e 6 Mk1), anche in questo caso l'appellativo Superleggera non è messo lì per caso: in omaggio alle tecniche di costruzione del carrozziere italiano, la DBS Superleggera dei giorni nostri si distingue per una serie di soluzioni tecniche che ne riducono la massa, aumentandone al contempo l'appeal.

Si comincia con i pannelli della carrozzeria, ora totalmente in fibra di carbonio, passando per il telaio, un'evoluzione di quello in alluminio della DB11, con sospensioni a doppio braccio oscillante davanti e multi-link al posteriore. Alleggerito è anche il propulsore, un 5,2 litri V12 biturbo che viene posizionato più in basso e più al centro possibile per ottimizzare la distribuzione dei pesi. Il plurifrazionato è stato elaborato per erogare una potenza massima di 725 CV a 6.500 giri/min, con una coppia di 900 Nm disponibile tra 1.800 e 5.000 giri. 

A spalmare questi valori di potenza e coppia sulle ruote posteriori ci pensa la trasmissione ZF a 8 rapporti, montata anch'essa al posteriore e dotata di differenziale meccanico a slittamento limitato e funzione torque vectoring: il risultato sono 340 km/h di velocità massima e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi, che diventano 6,4 per raggiungere i 160 km/h. 

Numerosi gli elementi aerodinamici che contribuiscono ad ottenere performance straordinarie, mantenendo al contempo l'aplomb degno di una Super GT con motore V12 (così viene definita da Aston Martin) dotata di una linea sportiva ma mai volgare: l'Aeroblade (uno dei tratti caratteristici della DB11) rimane in bella vista, mentre debutta un doppio diffusore di ispirazione F1 per generare una deportanza di 180 kg alla velocità massima.

Semplicemente, il più alto valore mai raggiunto da un'Aston Martin di serie, senza peraltro inficiare sul coefficiente aerodinamico. Due le scelte per i cerchi, entrambi leggeri e disponibili con diametro da 21 pollici e pneumatici Pirelli sviluppati appositamente per la Superleggera: quelli standard forgiati con razza a Y e quelli ultraleggeri, sempre forgiati, con razze sdoppiate.

Il comparto tecnico prevede la presenza di sospensioni adattive, che insieme al motore, al cambio e allo sterzo si adattano alle tre modalità di guida impostabili (GT, Sport e Sport Plus). Il tutto si può controllare tramite il rotore e il touchpad posti nel tunnel centrale: una soluzione ripresa pari pari dalle Mercedes di precedente generazione, in virtù della collaborazione tra Daimler e Aston Martin. 

Al di là del tablet centrale e della plancia (dal design un po' superato), gli interni di Aston Martin DBS Superleggera sono un trionfo di pelle, Alcantara, cuciture scenografiche inserti preziosi, che denotano un'attenzione artigianale degna del programma di personalizzazione Q by Aston Martin. Presenti i sedili Sports Plus, abbinati al volante sportivo.

La nuova Aston Martin DBS Superleggera andrà a sostituire la Vanquish S, ponendosi al top dell'offerta del costruttore inglese. I prezzi, di conseguenza, sono al top: in Germania (unico Paese nell'area Euro per il quale sono stati ufficializzati), si parte da 274.995 euro, con consegne previste già nel corso di questo trimestre.

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