Autostrade, a luglio si riaccendono i Tutor
A fine luglio i Tutor evoluti saranno operativi lungo le autostrade italiane. Nessuna modifica ai criteri di utilizzo.
A volte ritornano. Si, proprio loro, i Tutor. Dopo la sentenza di condanna della Corte d'appello di Roma, che lo scorso 10 aprile aveva dichiarato Autostrade per l'Italia colpevole di aver violato un brevetto dell'azienda toscana Craft, i sistemi di rilevazione della velocità torneranno a monitorare le autostrade italiane a partire da luglio.
Rispetto a quelli precedenti, rimpiazzati temporaneamente dagli Autovelox integrati nelle scatole di cemento celesti, si tratta di Tutor evoluti denominati SICVe PM, in cui PM sta per PlateMatching, tecnologia basata sulla corrispondenza delle caratteristiche fisiche della targa, sia fra il portale d'ingresso che di uscita. Precedentemente il sistema Ocr era dotato del riconoscimento ottico dei caratteri.
SICVe PM è il nuovo sistema sperimentale approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017 su cui Polizia Stradale ed Autostrade per l’Italia stanno lavorando per l’attivazione. Invariati i criteri di utilizzo, con il calcolo della velocità media sui tratti medio-lunghi di autostrada, ma anche per il rilevamento della velocità istantanea.
Il SICVe PM è caratterizzato da tre unità: rilevamento del traffico, server di elaborazione centrale di raccolta dati e Centro nazionale accertamento infrazioni della Polizia Stradale. Una volta installati su tutta la rete autostradale, in sostituzione dei vecchi Tutor, i nuovi sistemi saranno 242 e copriranno circa 3.100 km. La priorità sarà data alle tratte più interessate dall'esodo estivo.