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Addio ai treni a 350 km/h: il Ministero blocca i test

Troppi costi e rischi

Addio ai treni a 350 km/h: il Ministero blocca i test
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 28 mag 2018

L'idea di viaggiare a 350 km/h sulle ferrovie italiane? Un sogno e niente più: così hanno deciso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l'Ansf, che, secondo quanto riporta Repubblica, negli scorsi giorni hanno inviato a Ferrovie dello Stato una comunicazione nella quale si esclude ogni possibilità di effettuare i test a 350 km/h (più il 10% di tolleranza prevista per verificare la tenuta di treni e strutture) sulla nostra rete ferroviaria.

10 minuti in meno da Roma a Milano

Addio dunque alla possibilità di percorrere la tratta Roma-Milano in 2 ore e 40 minuti (anche se c'è chi sostiene che la velocità aggiuntiva potesse far scendere il tempo di percorrenza di questa tratta fino alla soglia "psicologica" delle due ore e mezza). In ogni caso, il surplus di velocità non influirebbe più di tanto sulla vita di chi viaggia tra Roma e Milano: si tratta di una manciata di minuti in meno rispetto alle attuali 2 ore e 50 minuti (tempo minimo).

Il sogno di Mauro Moretti, ex numero uno di Ferrovie dello Stato, è dunque naufragato: il limite massimo rimarrà di 300 km/h, con buona pace di quanti desideravano una linea ferroviaria ad alta velocità in grado di sfidare la concorrenza tedesca, francese o spagnola. Per non parlare di quella cinese o giapponese, che ormai viaggia – è proprio il caso di dirlo – su binari differenti.

I motivi dello stop

La decisione riguarderà Trenitalia ma anche Ntv (la società che gestisce Italo) ed è fondata su due motivi principali: il primo, di tipo economico, riguarda le spese di adeguamento della rete infrastrutturale, ritenute eccessive a fronte di vantaggi in termini di tempi di percorrenza irrisori.

Il secondo è di tipo pratico: la ghiaia di rivestimento dei binari (utilizzata per contenere gli spostamenti dei binari dovuti al passaggio dei treni ad alta velocità) già a 300 km/h viene risucchiata verso il fondo dei treni Etr 500, con danni alle carrozze. La soluzione di incollare tra loro i sassolini, adeguata a quella velocità, potrebbe risultare non così efficace con velocità massime di 385 km/h (valore che comprende il 10% di tolleranza).

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