Uber sperimenterà un servizio taxi in Giappone
Uber lancia un programma pilota taxi in Giappone con le sperimentazioni che dureranno fino a marzo 2019.
Uber si prepara ad offrire un programma pilota di taxi in Giappone che durerà fino a marzo 2019. L’azienda statunitense è pronta a lanciare il servizio sull'isola di Awaji, vicino a Osaka, intraprendendo una serie di collaborazioni con oltre 20 aziende di taxi locali tramite la propria app.
Uber non è in grado di portare i suoi servizi di ride hailing in Giappone poiché sono vietati e le normative locali vietano il trasporto di clienti su auto condotte da guidatori non professionisti. Tuttavia, Uber in passato ha attivato UberEats in quattro città giapponesi, tra cui Tokyo e Osaka, e ha aperto diverse collaborazioni per mantenere la propria presenza sul mercato giapponese.
Nel Paese del Sol Levante presto approderanno anche i cinesi di Didi Chuxing e SoftBank Group con delle joint venture per fornire servizi di ride hailing. Anche Toyota e Sony hanno collaborato separatamente con aziende di taxi locali per sviluppare servizi che impiegano l’intelligenza artificiale.
Sempre in Asia, più precisamente nella zona Sud-Est, Uber nel marzo scorso si è accordato con Grab per la cessione delle attività di ride sharing. Nell'operazione, l'azienda ha ricevuto in cambio una partecipazione del 27,5% del più grande rivale asiatico e, come parte dell'accordo, è previsto anche il controllo del servizio food delivery UberEats.