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Didi Chuxing: l'Uber cinese punta a 10 milioni di elettriche entro il 2028

La società di ride hailing Didi Chuxing vuole espandersi e puntare a raggiungere una flotta di 10 milioni di auto elettriche entro il 2028.

Didi Chuxing: l'Uber cinese punta a 10 milioni di elettriche entro il 2028
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Matteo Milani
Matteo Milani
Pubblicato il 4 mag 2018

Didi Chuxing ha svelato i primi dettagli in merito ai suoi piani di espansione. Il colosso cinese del ride hailing, che ha rilevato le attività di Uber nel Paese, punta ad ampliare le proprie attività anche in altre aree del mondo tramite un offerta a basso costo che vede il coinvolgimento di 31 partner tra cui i gruppi Renault-Nissan-Mitsubishi, Toyota e Volkswagen.

Secondo indiscrezioni riportate da Automotive News, l'azienda si pone come obiettivo quello di possedere 1 milione di auto elettriche nella rete entro il 2020, numero che salirà a 10 milioni entro il 2028, anno in cui Didi avrà un totale di due miliardi di clienti. Lo scorso anno il numero di utenti ammontava a circa 450 milioni, con un servizio di mobilità che contava 30 milioni di corse al giorno e molteplici flotte di veicoli, anche elettrici.

Didi, che opera con i suoi servizi in America Latina, in Europa, in Giappone, a Hong Kong e a Taiwan, oltre al Sud-Est asiatico tramite accordi locali e gli Stati Uniti, potrebbe stringere accordi con partner europei, più precisamente tedeschi, sia per la fornitura di vetture che per la gestione dei servizi. Secondo Reuters, il gigante cinese sarebbe in procinto di stringere un possibile accordo con Volkswagen per una flotta di 100.000 vetture. In cambio, la casa tedesca affiancherà Didi per lo sviluppo delle auto a guida autonoma destinate al ride hailing. L'azienda può inoltre avvalersi di importanti investitori al suo fianco: Alibaba, Tencent, Baidu, e Apple, che nel 2016 ha deciso di investire 1 miliardo di dollari.

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