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Wey-X: il SUV cinese con segretaria virtuale

Al Salone di Pechino il brand premium di Great Wall svela un SUV elettrico dotato di un assistente virtuale sotto forma di ologramma

Wey-X: il SUV cinese con segretaria virtuale
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 30 apr 2018

Quando, nel 2017, Great Wall svelò il brand premium Wey, l'idea era quella di abbattere i cliché a cui i costruttori cinesi ci hanno abituato nel corso degli anni, ossia linee scopiazzate e una tecnologia non a livello degli altri costruttori globali. Con Wey P8 PHEV abbiamo avuto un primo assaggio di questo nuovo corso: una vettura dal design originale (ad eccezione degli interni, che comunque fanno la loro figura) e un powertrain ibrido plug-in molto promettente.

A distanza di pochi mesi, in occasione del Salone di Pechino, Wey torna a stupire e lo fa sotto il segno della tecnologia. Con il prototipo Wey-X, il brand premium con il quale Great Wall vuole conquistare l'Europa (e non solo) si presenta con un veicolo dalle linee personali dove sono finalmente gli interni a dire qualcosa di più.

 

Connesso=premium

Il motivo sta nella connettività, elemento essenziale alla base dell'esperienza premium del futuro: qui, lo sterile assistente vocale presente in altre vetture si evolve, trasformandosi in una vera e propria segretaria personale presente nell'abitacolo sotto forma i ologramma tridimensionale. Del resto, anche costruttori come Mercedes lo hanno capito, introducendo una nuova generazione di tecnologie di infotainment e user-experience a partire dalla nuova Classe A.

È' così che Wey interpreta il lusso nel prossimo decennio: la connettività come parte integrante dell'esperienza "premium", grazie ad un'assistente che si prende cura dei passeggeri mentre la vettura, elettrica, li porta a destinazione in maniera completamente autonoma (livello 5 SAE). 

Guida autonoma e salute sotto controllo

La "segretaria" virtuale è naturalmente il frutto di un'Intelligenza Artificiale in grado di agire, secondo Wey, come "un essere umano altamente allenato", anche quando si tratta di guidare in condizioni difficili. In più, grazie alla presenza di sensori biometrici, l'assistente tiene sotto controllo anche la salute e lo stato psicofisico degli occupanti. 

L'interfaccia uomo-macchina è libera da tasti e rotelle, sostituiti da comandi vocali, gestuali e sensori per il riconoscimento dell'impronta digitale o del volto. Grazie a questa personalizzazione dell'accesso, ogni utente può registrare alcune preferenze come posizione di guida, illuminazione, musica e ventilazione in un profilo online accessibile anche da veicoli differenti.

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