Tesla Model 3 non teme le tedesche: qualità costruttiva migliorata del 40%
Dopo diverse lamentele, Tesla afferma di aver migliorato la qualità costruttiva della berlina Model 3.
Un periodo poco sorridente per Tesla, costretta a lottare su più fronti tra cui ritardi produttivi, richiami e incidenti, oltre alle lamentele dei propri clienti che nell'ultimo periodo hanno interessato anche la Model 3. Presentata nei primi mesi del 2016, la berlina è risultata l'elettrica più venduta negli Stati Uniti nel primo trimestre dell'anno con 8.180 immatricolazioni, questo nonostante i ritardi di produzione. Tuttavia, non sono mancate le critiche da parte della clientela circa la qualità costruttiva della vettura, soprattutto per i materiali impiegati per i pannelli delle portiere, per le finiture e l'assemblaggio.
Sottoposta a un'attenta analisi da parte di Munro & Associates, azienda con sede nel Michigan che ha provveduto a demolire due modelli datati 2018 (secondo Tesla una delle due era del 2017), gli addetti ai lavori hanno prontamente segnalato alcune anomalie ai colleghi di Motor Trend, tra cui emerge un assemblaggio non all'altezza e imperfezioni nel design della carrozzeria, quasi parallele a quelle evidenziate da alcuni proprietari che hanno riscontrato problematiche simili.
Sebbene alcune lacune rientrino comunque negli standard, Tesla ha deciso di affrontare il problema comunicando di aver migliorato la qualità costruttiva del 40% a tal punto di paragonarla a quella di Audi, BMW e Mercedes. Attualmente nello stabilimento di Freemont vengono realizzati circa 2.000 esemplari ogni settimana, che dovrebbero salire a 5.000 entro la fine di giugno. Numeri ancora insufficienti per garantire che tutte le vetture preordinate (circa 400.000) possano essere consegnate nel breve-medio termine.