Lyft corre verso un ride sharing a zero emissioni
Lyft annuncia investimenti "green" per ridurre le emissioni di CO2 nei suoi servizi di ride sharing.
Lyft annuncia investimenti multimilionari per divenire un servizio di trasporto completamente a zero emissioni. L'azienda di San Francisco di ride sharing, che nell'ultimo mese ha intensificato i test sulla guida autonoma al GoMentum Station, in California, e stretto una partnership con Magna International per lo sviluppo di una piattaforma avente tale tecnologia, è intenzionata ad abbattere oltre un milione di tonnellate di anidride carbonica già nel primo anno grazie al finanziamento di progetti sostenibili per l'ambiente.
Una svolta green, quasi obbligata visto il milione di corse al giorno, con cifre alle stelle per quanto concerne l'anidride carbonica, tanto che nel 2015 l'Environmental Protection Agency avrebbe rilevato il 27% delle emissioni totali negli Stati Uniti provenienti da automobili, camion, aerei e reti ferroviarie. Al fianco di Lyft ci sarà il partner 3Degrees, la società di energie rinnovabili e di soluzioni per l'abbattimento di monossido di carbonio, che contribuirà a garantire che i fondi di Lyft siano destinati a soluzioni legittime per il rispetto dell'ambiente.
Sentiamo l'immensa responsabilità per l'impatto profondo che Lyft avrà sul nostro pianeta. Mentre continueremo a crescere, abbiamo una maggiore responsabilità nel dedicare risorse materiali alla nostra visione e ai nostri valori,
hanno commentato i fondatori di Lyft Logan Green e John Zimmer all'unisono.
L'argomento trova il suo punto di incontro a seguito dell'accordo di Parigi sul clima. Nonostante il Presidente Donald Trump abbia deciso di ritirare il Paese nel giugno 2017, Lyft ha scelto di rispettare l'intesa unendosi in una coalizione di imprese e governi locali.