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Volkswagen: l'evoluzione del Park Assist dal 2006 a oggi

Era il 2006 quando Volkswagen lanciava sul mercato il Park Assist, uno dei primi sistemi di parcheggio automatico. Oggi, dopo più di 10 anni, vi raccontiamo come si è evoluto

Volkswagen: l'evoluzione del Park Assist dal 2006 a oggi
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 27 mar 2018

Alzi la mano chi si ricorda il primo spot pubblicitario del Park Assist di Volkswagen, quello in cui una Touran parcheggiava da sola sulle note della sigla di Supercar? Ecco, sappiate che state invecchiando, perché quello spot risale all'ormai lontano 2006. Da quel momento, ne è passata di acqua sotto ai ponti e dalla guida assistita oggi si è quasi pronti a parlare di guida autonoma. In realtà – piccolo spoiler – all'atto pratico, le cose non sono cambiate poi molto rispetto a 12 anni fa, quando Volkswagen si proponeva come il pioniere del pacheggio assistito con sterzo automatico su auto destinate al grande pubblico.

Un aiuto in più in città

Di auto con il parcheggio automatico a listino oggi ce ne sono molte. Pochissime, invece, quelle che lo prevedono di serie, e forse è stato questo il più grande limite alla sua diffusione. Una questione quasi inspiegabile, perché il traffico delle nostre città continua ad aumentare e trovare un parcheggio libero è sempre più difficile. In realtà, i motivi potrebbero essere due: il primo è l'orgoglio degli automobilisti, che non sono disposti a farsi parcheggiare l'auto da un sistema elettronico; il secondo è la questione economica, anche se in realtà i prezzi dei sistemi di parcheggio assistito non sono poi così elevati: su Golf, per esempio, costa 775 euro, incidendo in minima parte sul prezzo finale della vettura; su Polo, il prezzo scende a 650 euro e include anche la frenata automatica in caso di ostacolo, mentre su vetture più ingombranti come Tiguan parte da 590 euro.

Si tratta di cifre facilmente investibili per chi vive ogni giorno lo stress del parcheggio nelle zone urbane più trafficate, specialmente oggi che i sistemi si sono fatti sempre più intelligenti, richiedendo sempre meno spazio per effettuare la manovra correttamente. Dalla prima generazione di Park Assist, che funzionava solamente nei parcheggi a S, oggi il sistema si è poi evoluto per parcheggiare anche negli spazi perpendicolari o a lisca di pesce, applicando anche la frenata automatica se rileva un ostacolo.

Oggi c’è anche la frenata automatica

Dopo il debutto nel 2006, il primo aggiornamento "2.0" è arrivato nel 2010, quando le manovre di parcheggio passarono da "due fasi" a "multifase" e lo spazio minimo per parcheggiare si ridusse da "lunghezza del veicolo + 1,4 metri) a "lunghezza del veicolo + 90 cm".  Nel 2012 è stata la volta del supporto ai parcheggi in perpendicolare, grazie all'introduzione di 12 sensori a ultrasuoni per scansionare la zona circostante la vettura in modo più preciso.

L'ultima evoluzione del Park Assist risale al 2015, quando lo spazio extra rispetto alla lunghezza della macchina si è ridotto a 80 cm, rendendo di fatto il Park Assist una soluzione indispensabile per inserirsi in parcheggi con questo spazio utile. Da questa release, è disponibile per alcuni modelli anche il sistema Emergency Braking, che frena automaticamente la vettura (anche in retromarcia) quando rileva un ostacolo. 

Park Assist a parte, negli ultimi 3 anni i sistemi di guida assistita di Volkswagen hanno continuato ad evolversi, e oggi è possibile parlare di vera e propria guida semi-autonoma: basti pensare all'Emergency Assist 2.0, al debutto sulla nuova Arteon, che permette alla vettura di accostare autonomamente quando viene rilevato un malore del conducente.

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