Toyota: un magnete più sostenibile per i motori elettrici
Un magnete a ridotta percentuale di Neodimio è stato sviluppato da Toyota per rendere più sostenibile la produzione dei motori elettrici
Se auto elettrica deve essere, che sia sostenibile in tutto il suo ciclo di vita e non solamente nelle emissioni locali. Toyota deve aver pensato questo quando ha lanciato lo sviluppo del primo magnete al mondo (a gennaio 2018) al Neodimio ridotto. Questo tipo di magneti è tra i più utilizzati per i motori ad allto rendimento che si trovano nei veicoli elettrificati, la cui applicazione è destinata ad aumentare esponenzialmente nel corso dei prossimi anni.
L'utilizzo di una quantità limitata di Neodimio – terra rara dall'estrazione particolarmente complicata presente nello strato superficiale della crosta terrestre – unita a Lantanio e Cerio (terre rare ma a basso costo), permette di non utilizzare altre terre rare "critiche" come Terbio e Disprosio.
Riducendo la quantità di Neodimio del 50% e sostituendolo semplicemente con Lantanio e Cerio si ottiene però un calo delle prestazioni motorie: il nuovo magnete, pertanto, è stato riprogettato con nuove tecnologie che sopprimono il deterioramento della coercitività e della resistenza al calore.
Il costruttore giapponese ha annunciato che lo sviluppo delle prestazioni di tali magneti continuerà a migliorare ulteriormente, mentre accelererà lo sviluppo delle tecnologie di produzione di massa, con l'obiettivo di implementarle anticipatamente nei motori utilizzati per varie applicazioni, incluse le automobili e la robotica.
L'evoluzione dei motori elettrici rappresenta un aspetto fondamentale per Toyota, che di recente ha annunciato un massiccio piano di elettrificazione della propria gamma: entro il 2025, ogni modello a listino sarà elettrificato ed entro il 2030 saranno 5,5 milioni i veicoli ibridi ed elettrici venduti ogni anno dal colosso giapponese.