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Toyota: al CES nuove tecnologie di guida autonoma

Con la Platform 3.0, sviluppata dal Toyota Research Institute (TRI), il colosso giapponese dell'auto presenterà al CES una nuova evoluzione dei sistemi di guida autonoma giapponesi, ora in grado di identificare l'ambiente circostante i veicoli in maniera molto più precisa e puntuale, con sensori più compatti e discreti alla vista.

Toyota: al CES nuove tecnologie di guida autonoma
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Simone Facchetti
Simone Facchetti
Pubblicato il 5 gen 2018

Con la Platform 3.0, sviluppata dal Toyota Research Institute (TRI), il colosso giapponese dell'auto presenterà al CES una nuova evoluzione dei sistemi di guida autonoma giapponesi, ora in grado di identificare l'ambiente circostante i veicoli in maniera molto più precisa e puntuale, con sensori più compatti e discreti alla vista.

Una nuova piattaforma, in arrivo su alcuni prototipi di Lexus LS 600hL, è la grande novità di Toyota per il CES 2018. Il focus sarà, naturalmente, sulla guida autonoma e vedrà in prima linea il Toyota Research Institute, la divisione della filiale americana di Toyota, che ha sviluppato un'evoluzione dei sistemi di scansione dell'ambiente circostante. 

L'approccio del TRI per lo sviluppo di questa nuova Platform 3.0 ha rispettato tre punti cardine: tecnologia di rilevazione ad alta precisioneintegrazione della sensoristica con il design dell'auto; elevata modularità e scalabilità della piattaforma a livello industriale.

La nuova sensoristica è il punto di partenza della Platform 3.0, che renderà la Lexus LS 600hL "una delle auto in fase di test con la percezione più alta" dell'ambiente circostante. Questo grazie ad un sistema LIDAR con 200 metri di portata a 360 gradi, contro i 180 della precedente generazione, ottenuti da 4 scanner LIDAR in grado di identificare anche gli oggetti scuri, notoriamente più difficili da individuare. Altri sensori LIDAR (dal range inferiore) sono posizionati in basso su ciascun lato del veicolo e servono per identificare oggetti più piccoli come detriti a bordo strada e piccoli pedoni.

L'integrazione con il design della vettura è stata la seconda sfida che i tecnici del TRI hanno voluto vincere:  a dispetto dell'elevato numero di sensori, ad uno sguardo poco attento la Lexus LS 600hL sembra una vettura come le altre. A "tradire" la tecnologia è un centro di sensori posizionato sul tetto, spesso una decina di centimetri. I designer del CALTY Design Research (il centro stile californiano di Toyota) hanno comunque cercato di fondere in maniera armonica le linee dell'auto con quelle degli hardware di rilevazione. Lateralmente,  i LIDAR secondari sono stati sapientemente mascherati con una cover aerodinamica dalle forme fluide e poco appariscenti. 

Anche l'ingombro del centro di controllo nel bagagliaio è stato ridotto, e adornato con una speciale cover che riprende il logo del TRI illuminato a LED. 

La produzione della Platform 3.0 inizierà questa primavera presso il Prototype Development Center, situato nella sede di Toyota Nord America in Michigan, dove avverrà l'integrazione con le Lexus LS di cui sopra. Da quel momento, i prototipi potranno iniziare a circolare per le strade pubbliche, dove ci sarà un driver di backup pronto a prendere le redini della guida in caso di emergenza.

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