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Sistemi di assistenza alla guida: l'UE li vuole obbligatori

A Strasburgo si spinge l'acceleratore per rendere di serie su tutte le nuove vetture i sistemi di sicurezza avanzati come frenata automatica, cruise control adattivo e sistema di mantenimento della corsia.

Sistemi di assistenza alla guida: l'UE li vuole obbligatori
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Adamo Genco
Adamo Genco
Pubblicato il 15 nov 2017

Il Parlamento Europeo è stato chiaro: l'intenzione è quella di rendere obbligatori i sistemi avanzati di sicurezza alla guida (ADAS) su tutte le auto di nuova immatricolazione. Per questo motivo, è di oggi la richiesta formulata dai membri del Parlamento dell'Unione Europea, convinta di poter ottenere, in questo modo, una drastica riduzione delle vittime di incidenti stradali, causati per il 90% da errori umani.

Il rapporto Sistemi di salvataggio di vite: rafforzare la sicurezza dei veicoli nella Ue, firmato dal popolare tedesco Dieter-Lebrecht Koch, è stato approvato a larghissima maggioranza (593 voti a favore, 39 contrari e 53 astenuti). Facile immaginare quali siano i sistemi di sicurezza che potrebbero presto diventare di serie su tutte le nuove vetture: in primis la frenata automatica d'emergenza (AEB) che rilevi la presenza di pedoni, ciclisti e altri ostacoli mobili, seguita a pari merito dal cruise control adattivo (ACC) che mantiene velocità e distanza di sicurezza dal veicolo che precede e dal sistema che aiuta l'auto a restare in carreggiata con segnali sonori, vibrazioni e correzioni del volante (Lane Assist e simili).

La sicurezza conviene a tutti

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Queste le motivazioni del relatore Koch:

Alla guida di un'auto, andando a piedi o in bicicletta, tutti commettiamo degli errori e in questi casi i sistemi di assistenza automatica sono come silenziosi copiloti che ci aiutano ad evitare gli incidenti. 

Una volta che l'Unione Europea deciderà di far entrare in vigore l'obbligo, i sistemi avanzati di sicurezza alla guida che oggi siamo abituati a vedere su auto di alta gamma (o come optional costosi su vetture di segmento inferiore) saranno finalmente standard su tutte le auto di nuova immatricolazione, esattamente come è successo nel 2004 con l'ABS (sistema che impedisce il blocco delle ruote in caso di frenata di emergenza) e nel 2012 con l'ESP (controllo elettronico della stabilità). Ad oggi, solo un quarto delle vetture vendute offre di serie tali dispositivi, e il rischio è quello che le Case automobilistiche ne approfittino gonfiando i listini.

Lo scorso dicembre la Commissione Europea aveva già dichiarato l'obiettivo di rimanere al di sotto delle 15.000 vittime l'anno per incidenti stradali entro il 2020, una riduzione consistente rispetto alle 26.120 del 2015 ma fattibile, se si pensa che nel 2009 ben 35.360 persone hanno perso la vita sulla strada.

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