Shiro Nakamura lascia Nissan: "sue" sono la GT-R e la Qashqai
Il responsabile globale del Design di Nissan se ne va dopo 17 anni di onorata carriera, lasciando ai tre brand Nissan, Infiniti e Datsun un'identità precisa e una pesante eredità ad Alfonso Albaisa, suo successore: ripetere il successo di chi ha
Il responsabile globale del Design di Nissan se ne va dopo 17 anni di onorata carriera, lasciando ai tre brand Nissan, Infiniti e Datsun un’identità precisa e una pesante eredità ad Alfonso Albaisa, suo successore: ripetere il successo di chi ha sdoganato il concetto di SUV “per tutti" non sarà facile.
Per un car designer essere ricordato per aver disegnato diversi SUV potrebbe non essere l’aspirazione più grande. Ma per Shiro Nakamura la questione è diversa. Il designer giapponese, ex responsabile globale del Design del gruppo Nissan, ha infatti messo la propria firma non su un SUV qualunque, bensì sul Nissan Qashqai, vettura che ha letteralmente sdoganato il concetto di SUV “per tutti".
Già nel 1993, quando era Chief Designer in Isuzu, Namakura e il suo team sperimentarono una nuova tipologia di veicolo, realizzando che la gente fosse alla ricerca di un fuoristrada che si guidasse come un’automobile: il concept VehiCross non era molto diverso da quello che, 14 anni dopo, sarebbe diventato il SUV più venduto in Europa.
Carlos Ghosn, quando arrivò al comando di Nissan nel 1999, volle proprio Nakamura al suo fianco per risanare il marchio giapponese. Fu forse la prima volta che un designer rivestì un ruolo “dirigenziale" all’interno di una casa automobilistica.
Oltre a Qashqai, Nakamura contribuì a dare la luce a interessanti progetti “a ruote alte", come l’ammiraglia Nissan Murano, il crossover medio Nissan Rogue/X-Trail (il veicolo Nissan più venduto in America nel 2016), senza dimenticare l’affascinante Infiniti FX, modello chiave che fece conoscere Infiniti ai clienti del vecchio continente.
Per non parlare di Nissan Juke, l’ennesima scommessa vinta di Nakamura, che rese ancora più alla portata di tutti il concetto di crossover, aggiungendo uno stile davvero audace che ha premiato le casse del marchio giapponese, contribuendo alla sua affermazione in Europa.
Definire Nakamura “il re dei crossover", però, non gli renderebbe giustizia. Il 66enne giapponese ha creato dei veri miti a quattro ruote come la Nissan GT-R del 2007, la sportiva che fece tremare supercar ben più blasonate e costose con la sua linea da “Skyline" e una meccanica di prim’ordine. Anche la 350Z nacque dalla sua matita, così come la più recente 370Z. Ma anche l’elettrica (ed eclettica) Leaf, o la bizzarra Cube, primo veicolo asimmetrico ad essere prodotto in grande serie.
Sotto la sua direzione, poi, i marchi del gruppo Nissan hanno finalmente trovato una personalità ben distinta tra loro, attraverso l’applicazione del DNA del Design giapponese: Nissan, con il linguaggio V-Motion, è fedele a superfici nate dall’intersezione di piani, con spigoli vivi e proporzioni sportiveggianti, oltre a dettagli come i fari a boomerang e il tetto ad effetto sospeso; Infiniti, invece, trasmette un linguaggio più emotivo e sensuale, con linee più fluide, proporzioni occidentali e dettagli prettamente orientali come fari e disegno del montante posteriore; Datsun, il rinato marchio low-cost, riprende infine la freschezza di Nissan con forme più semplici.
Al posto di Nakamura arriverà Alfonso Albaisa, ex responsabile del Design di Infiniti, che sarà a sua volta sostituito da Karim Habib.