Renault sotto inchiesta per emissioni dannose per la salute
Renault è sotto accusa dei giudici francesi per avere venduto prodotti dannosi per la salute dell'uomo e degli animali. Renault risponde con una nota ufficiale e nel mentre il titolo azionario perde fino al 4%. Dopo la notizia risalente al gennaio 2016,
Renault è sotto accusa dei giudici francesi per avere venduto prodotti dannosi per la salute dell’uomo e degli animali. Renault risponde con una nota ufficiale e nel mentre il titolo azionario perde fino al 4%.
Dopo la notizia risalente al gennaio 2016, la Direzione generale per la concorrenza, i consumi e la repressione delle frodi (DGCCRF) ha concluso le indagini sulle emissioni di alcuni modelli Renault e ha passato il materiale raccolto ai giudici competenti. Quest’ultimi hanno quindi deciso di procedere e mettere sotto accusa la Casa francese per capire quale sia la sua responsabilità. In una nota ufficiale Renault conferma di essere stata avvisata della “possibile pericolosità per la salute dei motori montati su alcuni modelli".
Renault ha poi confermato la posizione già espressa nei mesi scorsi quando le prime indagini furono portate avanti, ribadendo quattro punti fondamentali:
- Renault segue le regole europee e francesi
- I modelli Renault sono e sono sempre stati omologati secondo le leggi e i regolamenti vigenti. Rispondono agli standard richiesti
- I modelli Renault non sono dotati di software che falsano le emissioni
- Sia le autorità che le aziende costruttrici concordano nel voler inasprire i limiti di emissioni, perseguendo l’omologazione Euro 6d (in arrivo nel gennaio 2021 con 95 g/Km CO2 di emissioni, ndr)
Attualmente non sono stati rilasciati ulteriori informazioni circa gli sviluppi che le indagini prenderanno ma lo scoppio di uno scandalo ulteriore rispetto a quello che ha coinvolto FCA di recente, conferma l’innalzamento dell’attenzione delle autorità a riguardo. Vedremo se le indagini porteranno ad un risultato che potrebbe rivelarsi dannoso per il Gruppo Renault, il titolo del quale ha perso fino al 4% alla Borsa di Parigi.