Secondo il MIT il car pooling sostituirà gran parte dei taxi
Come noto già da tempo, l'ascesa di servizi di mobilità alternativa come il car pooling renderà la vita difficile ai tassisti: oggi a confermarlo scientificamente c'è uno studio effettuato dal MIT di Boston. Prendi tre milioni di corse in taxi
Come noto già da tempo, l’ascesa di servizi di mobilità alternativa come il car pooling renderà la vita difficile ai tassisti: oggi a confermarlo scientificamente c’è uno studio effettuato dal MIT di Boston.
Prendi tre milioni di corse in taxi nell’affollato centro urbano di New York City, un laboratorio dell’università scientifica tra le più importanti del mondo ed elabora i dati: ecco l’ultima ricerca effettuata da un gruppo di ricercatori del MIT di Boston sull’impatto che il car pooling potrebbe avere sul traffico di New York se i taxi sparissero.
In particolare, secondo quanto scoperto dal dipartimento CSAIL del MIT, basterebbero solamente 3.000 veicoli appartenenti ai servizi di mobilità condivisa come UberPOOL e Lyft Line per sostituire in un colpo solo i 14.000 taxi circolanti a New York City. Questo aiuterebbe a ridurre il traffico di ben tre volte e consentirebbe ai pendolari di aspettare solamente una media di 2,7 minuti per una corsa. Meno traffico vuol dire infrastrutture più efficienti, tempi di spostamento ridotti e minore inquinamento.
Per ottenere risultati il più possibile verosimili, gli ingegneri del MIT hanno sviluppato uno speciale algoritmo in grado di considerare le centinaia di variabili che regolano gli spostamenti di persone e taxi all’interno di una grande metropoli, in base all’affluenza e alle richieste di specifiche zone. Per esempio, le auto senza richieste di passaggi vengono automaticamente inviate nelle zone in cui ci sono le più alte percentuali di richieste.
Il sistema così sviluppato è in grado di coprire il 98% dei viaggi all’interno di New York con solamente 3.000 veicoli a quattro posti, oppure il 95% con 2.000 veicoli da 10 passeggeri. Se a questo aggiungiamo che, in futuro, gran parte dei veicoli circolanti in città dovranno essere necessariamente elettrici o almeno ibridi, è chiaro che le prospettive per una mobilità urbana a basso impatto ambientale sono davvero interessanti.