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Pagani Huayra Roadster, debutto a Ginevra

Pagani porterà una novità al prossimo Salone di Ginevra 2017, una nuova versione della sua Pagani Huayra. O sarebbe meglio dire "scoprirà" una novità? Già perché sotto il velo troveremo una Huayra Roadster. A distanza di un anno dal debutto della Pagani

Pagani Huayra Roadster, debutto a Ginevra
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Alessio Frassinetti
Alessio Frassinetti
Pubblicato il 2 gen 2017

Pagani porterà una novità al prossimo Salone di Ginevra 2017, una nuova versione della sua Pagani Huayra. O sarebbe meglio dire “scoprirà" una novità? Già perché sotto il velo troveremo una Huayra Roadster.

A distanza di un anno dal debutto della Pagani Huayra BC, il marchio modenese si prepara a presentare al mondo un nuovo esemplare di perfezione ingegneristica su strada. Al Salone di Ginevra 2017 infatti troveremo a far bella mostra di sé la nuova Pagani Huayra Roadster, anticipata da un teaser pubblicato sulla pagina Facebook del produttore e accompagnato da poche parole che dicono molto.

L’auto ritratta è una #Huayra, è #Roadster e la sua presentazione si terrà in occasione di #Ginevra2017. Poche parole appunto, che però fanno già aumentare la salivazione nella bocca degli appassionati di tutto il mondo. Noi compresi. Horacio Pagani avrà scelto la soluzione del tetto removibile come fece per la Zonda Roadster? Oppure sceglierà un dispositivo automatico di ripiegamento come avviene su Ferrari 488 ad esempio? Probabilmente la prima opzione è quella giusta ma per ora si tratta solo di ipotesi. Nelle foto pubblicate da GTSpirit si vede anche il retro dell’auto che presenta due elementi aerodinamici in corrispondenza dei gruppi ottici posteriori.

Come sono solo ipotesi quelle che portano a credere che la base sia la Pagani Huayra standard e non la BC. Dietro alle orecchie del conducente ci sarà il motore 6.0 litri V12 biturbo di derivazione Mercedes-AMG che potrebbe anche sviluppare maggiore potenza dei 730 CV e 1.000 Nm di coppia della Coupé. Abbinato a quest’ultimo un cambio velocissimo e soprattutto bellissimo da vedere grazie ai leveraggi scoperti sul tunnel centrale. Niente doppia frizione per tenere basso il peso, l’Xtrac sequenziale è a singola frizione con azionamento elettro-idraulico.

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