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Ferrari 250 GT SWB, Berlinetta dal passo corto | VIDEO

[caption id="attachment_164346" align="aligncenter" width="520"] Ferrari 250 GT SWB Competizione[/caption] Direttamente dal 1959 un pezzo unico d'arte e automobilismo: la Ferrari 250 GT SWB. Ecco cosa c'è da sapere su una delle auto più amate (e

Ferrari 250 GT SWB, Berlinetta dal passo corto | VIDEO
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Alessio Frassinetti
Alessio Frassinetti
Pubblicato il 2 gen 2017

Direttamente dal 1959 un pezzo unico d’arte e automobilismo: la Ferrari 250 GT SWB. Ecco cosa c’è da sapere su una delle auto più amate (e desiderate) dagli appassionati di tutto il mondo.

Dal 1959 anno del suo debutto ne è passato di tempo e a distanza di decenni il suo fascino risulta intramontabile e ancora carico di fascino. La Ferrari 250 GT SWB (acronimo inglese per Short Wheel Base, Passo Corto) non solo è una delle più ambito dai collezionisti di tutto il mondo ma è anche una delle Ferrari più iconiche della sua storia.

La famiglia 250 sostituì la 225 nel 1952 e tra varie generazioni, edizioni speciali e da competizione ne furono costruite alcune centinaia in un momento in cui l’azienda di Enzo Ferrari passava da una produzione artigianale ad una industriale. Questo porta ad un vero e proprio albero genealogico di carrozzerie e piccoli artigiani che hanno contribuito non solo alla produzione dei singoli esemplari ma anche e soprattutto ad accrescere il fascino di questo modello.

In particolare la 250 GT SWB venne presentata al Salone di Parigi nell´ottobre 1959 sostituendo al 250 GT prima serie (chiamata successivamente LWB, Long Wheel Base, per distinguerla dalla successiva). Con poche modifiche come candele più fredde, gomme racing, roll-bar poteva prendere parte a moltissime competizioni, il che la portò sui circuiti di tutto il mondo dove si fece conoscere per gli ottimi risultati raggiunti.

L´unità motrice era un nuovo sviluppo del progetto di Gioachino Colombo: un V12 con singolo albero a camme in testa per bancata di cilindri, cilindrata di 3.0 litri che erogava da 220 a 280 CV a seconda della configurazione. Il motore era accoppiato ad un cambio con quattro velocità sincronizzate più retromarcia. Alla faccia delle 9 o 10 marce raggiunte da alcuni componenti attuali, ovviamente di tutt’altra derivazione e utilizzo.

La 250 GT Berlinetta fu disegnata da Pininfarina e costruita nelle officine Scaglietti di Modena. Da dove deriva la denominazione SWB (Passo Corto)? Il nuovo modello fu costruito su un telaio con un passo di 2400 mm al posto di quello da 2600 mm usato per la Berlinetta precedente. Il risultato di questa scelta fu quello di avere un’auto molto più agile e veloce nel misto spingendo Ferrari a vendere anche una versione dedicata completamente alla pista: la Competizione, con carrozzeria in alluminio, gli interni in versione alleggerita ed il motore più potente disponibile.

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