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HERE: la rivoluzione dell'auto connessa in arrivo

Ricordate l'acquisto di HERE da parte del trittico Audi, BMW e Mercedes-Benz? A distanza di quasi un anno si scoprono nuovi dettagli sul futuro delle auto connesse che condivideranno tra di loro i dati. HERE potrebbe essere una nuova piccola, grande

HERE: la rivoluzione dell'auto connessa in arrivo
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 27 set 2016

Ricordate l’acquisto di HERE da parte del trittico Audi, BMW e Mercedes-Benz? A distanza di quasi un anno si scoprono nuovi dettagli sul futuro delle auto connesse che condivideranno tra di loro i dati.

HERE potrebbe essere una nuova piccola, grande rivoluzione per il mondo dell’auto. Ve l’avevamo già anticipato ed è giusto tornarci su brevemente per approfondire il tema dell’auto connessa che da oggi potrebbe essere ad un punto di svolta.. In un mondo dove la standardizzazione sarà necessaria per gettare le basi delle auto connesse del futuro, infatti, HERE si propone come precursore, permettendo ad auto di marchi diversi, quelli di Audi, BMW e Mercedes, di parlare la stessa lingua. Questo la missione del servizio nato per le mappe e ora pronto ad evolversi per funzionalità più avanzate.

Grazie al fatto che la quota di proprietà è divisa parimenti tra i tre produttori tedeschi e che l’azienda resta comunque indipendente nel suo lavoro, HERE è in grado di rendere veramente connesse le auto, raccogliendo informazioni dalle vetture di tutti e tre i marchi per un database comune e condiviso.

Questo significa che le Audi, BMW e Mercedes raccoglieranno foto, video del traffico o di incidenti, informazioni su ostacoli sulla strada come buche importanti, nuova segnaletica stradale e persino i posti liberi nei vari parcheggi a bordo strada. Sfruttando la forza dei numeri, HERE popolerà un database accessibile a tutti e tre i produttori, così da avvantaggiare il cliente finale che si troverà tutta una serie di informazioni ottenute non solo sfruttando i modelli di un marchio ma i numeri di tutti e tre i brand. Nel 2017 il programma entrerà nella fase operativa e saranno centinaia di migliaia le auto pronte ad inviare dati ma, a seguire, i numeri aumenteranno dato che ci si aspetta l’ingresso di nuovi produttori all’interno del mondo HERE.

Certo, qualcuno potrebbe obbiettare che Google, Tesla e TomTom già offrono servizi simili ma HERE punta a fare le cose più in grande, trasformando ogni auto in una fonte di dati che poi, una volta elaborati, saranno messi a disposizioni dell’intera community, migliorando notevolmente la precisione e la tempestività degli alert e delle informazioni ricevute.

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