Ariel Aero P: nome in codice "aspirapolvere"
Restare incollata al terreno, questo l'obbiettivo di Aero P, l'ultimo concept di Ariel con soluzioni aerodinamiche estreme. Leggera, compatta, potente e divertente, queste le caratteristiche della Atom che in meno di 500 chili offre accelerazioni

Restare incollata al terreno, questo l’obbiettivo di Aero P, l’ultimo concept di Ariel con soluzioni aerodinamiche estreme.
Leggera, compatta, potente e divertente, queste le caratteristiche della Atom che in meno di 500 chili offre accelerazioni brucianti e due posti secchi. Con Ariel Aero P, però, arriva un’ulteriore evoluzione che si ispira al mondo della F1, quello di un tempo però. Era infatti il 1978 quando debuttò la Brabham BT46B con ventole per incollare la vettura al terreno e il nuovo concept fa lo stesso.
Innanzitutto arrivano le minigonne, sparisce l’alettone posteriore e arrivano due ventole sulla parte inferiore dell’auto che hanno portato il produttore a soprannominare il mezzo “l’aspirapolvere". Il risultato è un’aumento della stabilità e della sicurezza oltre che un netto miglioramento aerodinamico. Al momento il progetto è ancora in sviluppo e serve al produttore per studiare tematiche come raffreddamento e gestione dei flussi d’aria.
Si tratta quindi di un banco prova per le innovazioni future poiché, secondo il produttore, si arriverà al punto i cui trazione e accelerazione (in particolare da fermi) saranno limitate dal grip meccanico. L’obbiettivo è quindi quello di limitare o ridurre le appendici aerodinamiche che aumentano la resistenza all’avanzamento e ottenere la deportanza anche a vettura ferma.
Così il prototipo crea un’area di bassa pressione che schiaccia visibilmente l’auto verso il terreno e, dai primi test, Ariel ha confermato di essere riuscita ad ottenere 3 volte il carico aerodinamico ottenibile con le classiche appendici alari. Le ventole ad alto numero di giri si attivano solo quando necessario e si alimentano grazie ad un pacco batterie posizionato sotto al telaio per mantenere basso il baricentro. Il vantaggio è quello di un carico aerodinamico maggiore che migliora le prestazioni in curva e in stabilità in frenata senza incidere sulla resistenza che all’avanzamento e quindi riducendo anche i consumi.