Karma investe in Cina nell'elettrico
Karma Automotive, l'azienda rinata dalle ceneri di Fisker, continuerà il lavoro iniziato dal designer danese, investendo nella mobilità elettrica svariati milioni di dollari. Si comincia dalla Cina. La triste storia di Fisker sembra solo un lontano
Karma Automotive, l’azienda rinata dalle ceneri di Fisker, continuerà il lavoro iniziato dal designer danese, investendo nella mobilità elettrica svariati milioni di dollari. Si comincia dalla Cina.
La triste storia di Fisker sembra solo un lontano ricordo: oggi, sia il vecchio proprietario dell’ambiziosa casa automobilistica produttrice di granturismo elettriche con range-extender sia il marchio in sé sono rinati con due progetti separati.
Karma o Destino?
Da una parte, infatti, le forme dell’affascinante Karma sono ora utilizzate per produrre una super-berlina dotata del motore V8 della Chevrolet Camaro ZL1 sotto il nome di VLF Destino (oltre ad un secondo progetto di una coupé con motore Viper), dall’altra, il marchio salvato dalla bancarotta è ora pronto a proseguire le velleità “green" del fondatore, investendo nella mobilità elettrica.
Il nuovo proprietario cinese Lu Guanqiu, per mezzo della Wanxiang Group, ha infatti in programma di produrre auto elettriche in Cina, nell’impianto di Hangzhou. Lo riferisce Automotive News, che riporta la domanda fatta dall’azienda per ottenere una revisione ambientale all’impianto in questione.
La proprietà cinese, che acquisì Fisker Automotive nel 2013 per 139 milioni di dollari, investirà 2,5 miliardi di yuan (375 milioni di dollari) per una produzione annua massima di 50.000 vetture.
Una gamma “verde”
La futura gamma del nuovo marchio Karma Automotive si comporrà dunque della granturismo elettrica con range extender Revero (che manterrà un design molto simile a quello della prima Karma di Fisker ed è già ordinabile ad un prezzo di 100.000 dollari) e della mai nata Atlantic, coupé a 4 porte di dimensioni più compatte e con tecnologia ibrida plug-in. Per la realizzazione di alcuni componenti della Revero (tra cui il powertrain), il costruttore cinese si sarebbe rivolto a BMW, che aveva già collaborato con Fisker, mentre per le batterie il fornitore scelto è Wanxiang.
Attraverso questa gamma – che in futuro crescerà, andando a scomodare, nelle intenzioni, costruttori come Tesla – Karma si inserisce tra le oltre 200 aziende cinesi che, attualmente, hanno in cantiere qualcosa come 4.000 nuovi modelli elettrici-ibridi-a idrogeno.