Uno studio rivela: è il momento giusto per l'auto a idrogeno
Uno studio condotto da IHS Automotive rivela che questo potrebbe essere il momento giusto per il tanto agognato decollo delle vendite delle auto a idrogeno. Secondo uno studio pubblicato da IHS Automotive, le auto a idrogeno passeranno dagli attuali 3
Uno studio condotto da IHS Automotive rivela che questo potrebbe essere il momento giusto per il tanto agognato decollo delle vendite delle auto a idrogeno.
Secondo uno studio pubblicato da IHS Automotive, le auto a idrogeno passeranno dagli attuali 3 modelli ai 17 della prima parte della prossima decade, specialmente a causa delle normative sulle emissioni che, entro il 2021, saranno talmente stringenti da costringere i costruttori a convertirsi a motori alternativi.
I modelli attualmente in commercio (in alcuni mercati, come California e Giappone) sono Toyota Mirai, Hyundai ix35/Tucson e Honda Clarity. Entro il 2027, l’IHS sostiene che la produzione di veicoli a idrogeno raggiungerà i 70.000 esemplari, rappresentando comunque lo 0,1% della produzione mondiale complessiva. La stessa Toyota ha nei programmi futuri l’espansione verso il basso della gamma Mirai.
Perché allora il momento adatto per la loro diffusione è adesso? Secondo l’autore dello studio, Ben Scott, le vetture a celle a combustibile presentano alcuni vantaggi rispetto alle auto elettriche plug-in: in primo luogo consentono una maggiore autonomia, in secondo luogo i tempi di ricarica sono enormemente più piccoli, dato che il tempo di rifornimento di idrogeno è paragonabile a quello dei carburanti tradizionali.
Allora perché essere così ottimisti? Secondo Scott, la tecnologia delle batterie migliora di anno in anno, con pacchi sempre più economici e con prestazioni sempre migliori, ed è una questione di pochi anni prima che le elettriche tradizionali non recuperino i vantaggi dovuti a tempi di ricarica e autonomia. Per l’idrogeno, dunque, si tratta di un “ora o mai più": occorre che le infrastrutture vengano predisposte al più presto altrimenti, sempre secondo Scott, l’idrogeno rimarrà per sempre confinato a nicchia del settore auto.