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Kia Optima Hybrid: ibrida e plug-in

Chicago punta i riflettori sul mondo delle ibride e Kia presenta ben due modelli pensati per la mobilità alternativa ai classici termici. Dopo Kia Niro, ecco Kia Optima Hybrid, un modello declinato in due versioni, ibrida e plug-in ibrida. L'aspetto

Kia Optima Hybrid: ibrida e plug-in
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 12 feb 2016

Chicago punta i riflettori sul mondo delle ibride e Kia presenta ben due modelli pensati per la mobilità alternativa ai classici termici. Dopo Kia Niro, ecco Kia Optima Hybrid, un modello declinato in due versioni, ibrida e plug-in ibrida.

L’aspetto resta quello a cui l’Optima di nuova generazione ci ha abituato ma cambiano alcuni elementi, tutti funzionalità alla nuova filosofia. Davanti arriva la griglia attiva così da migliorare la resa aerodinamica, chiudendosi alle alte velocità e aprendosi in città quando serve una maggiore aerazione. Anche il diffusore posteriore è figlio della necessità di migliorare le prestazioni aerodinamiche e, tra le modifiche, ci sono anche i paraurti e i nuovi cerchi in lega, tutto per abbattere il CX. Per il resto, luci LED, nuova strumentazione e finiture migliorate, l’auto resta simile alla sua variante termica, ad eccezione ovviamente delle motorizzazioni.

Kia Optima Hybrid propone infatti un quattro cilindri (il GDI 2.0) affiancato ad un elettrico e ad una batteria ai polimeri di litio da 1.62 kWh, restituendo 193 cavalli e consumi medi di 5.6 litri ogni 100 chilometri.

Sulla Optima Plug-in Hybrid arriva ovviamente la presa elettrica e cresce il pacco batterie, agli ioni di litio da 9.8 kWh che si ricaricano in meno di 3 ore con un caricatore Livello 2 a 240V (9 ore a 120V con il Livello 1). Resta inalterato il termico, l’elettrico è più potente e il totale combinato è di 202 cavalli. Con un pieno di benzina si percorrono circa 965 chilometri e l’auto è in grado di viaggiare a zero emissioni per poco più di 40 km.

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