Mercedes-Benz non è disposta ad abbassare i prezzi pur di vendere di più

Abbassare i prezzi, perdendo di esclusività, per aumentare i numeri di vendita: Mercedes-Benz non ci sta.

L’amministratore delegato di Daimler Dieter Zetsche vuole essere chiaro: Mercedes non ha intenzione di sacrificare gli attuali margini di profitto per aumentare il numero di auto vendute. Lo ha annunciato questa settimana.

Dunque niente sconti da saldo o abbassamento dei prezzi nel tentativo di scalzare BMW dal trono di costruttore premium: sarà l’esclusività a garantire maggior prestigio alle auto con la stella sul cofano (anzi, ormai sulla calandra).

Certo, il numero di vetture che, nel 2015, ha reso Mercedes il secondo costruttore di auto di lusso, rispetto alla regina BMW, non rappresenta un ostacolo invalicabile: 1,87 milioni contro 1,91 milioni. Numeri che un mercato cinese in forma smagliante potrebbe tranquillamente fornire.

E qui sta il problema: le vendite 2016 della Cina dovrebbero aumentare di un misero 8%, non abbastanza per riporre le speranze in un mercato su cui fino a 2 anni fa scommettevano tutti i grandi e piccoli costruttori.

Zetsche è però determinato: Cina o non Cina, Mercedes vuole conquistare la medaglia d’oro entro la fine del decennio. Questo consentirà di aumentare ulteriormente il prestigio del brand e questo prestigio, secondo Zetsche, produrrà maggiori vendite. Una sorta di pubblicità.

Parliamoci chiaro: con modelli come nuova Classe E in rampa di lancio, insieme a Classe C Cabriolet, GLC Coupè, Classe S restyling (anche se Zetsche specifica che il lancio della nuova BMW Serie 7 non ha avuto un impatto negativo sull’ammiraglia della Stella) prossime all’arrivo, il 2016 non potrà essere altro che un anno di grandi soddisfazioni per Mercedes.

Nell’attesa dei risultati di fine anno, noi, intanto, vi accompagneremo a scoprire una per una tutte le novità.