Ferrari 355 Sport, all'asta il gioiello da 32 milioni
Quando si parla di Ferrari d'epoca non ci si dovrebbe stupire delle valutazioni che raggiungono nel mercato tra privati. Si tratta di numeri da capogiro ma che spesso passano inosservati. In questo caso la protagonista dell'asta di Artcurial, una Ferrari
Quando si parla di Ferrari d’epoca non ci si dovrebbe stupire delle valutazioni che raggiungono nel mercato tra privati. Si tratta di numeri da capogiro ma che spesso passano inosservati. In questo caso la protagonista dell’asta di Artcurial, una Ferrari 355S del 1957 carrozzata Scaglietti, ha raggiunto l’incredibile cifra di 36 milioni di dollari. Il record comunque, detenuto ancora da una Ferrari, non è stato sorpassato.
Dalla casa d’aste Bonhams, infatti, fu battuta al miglior offerente una 250 GTO Berlinetta del 1962 da 38 milioni di dollari nell’agosto del 2014. Come fanno però queste vetture a raggiungere tali cifre? Nel caso delle auto il discorso si rifà al pedigree, esattamente come con un cavallo di razza. E visto che sempre di cavalli si tratta vediamo cosa ha di così speciale “questa" Ferrari.
Per cominciare ha ancora tutti i pezzi originali, dettaglio fondamentale, ed è stata posseduta da alcuni dei nomi più famosi dell’automobilismo da Mike Hawthorne a Sir Stirling Moss; partecipò alla Mille Miglia del 1958, mentre Peter Collins e Maurice Trintigant la portarono al sesto posto nella 12 Ore di Sebring; per concludere, fece anche registrare il record sul giro alla 24 Ore di Le Mans. Dopo essere stata anche di proprietà del fondatore del North American Racing Team, il primo importatore Ferrari negli Stati Uniti, restò per 45 anni all’interno della collezione Pierre Bardinon per poi finire all’asta proprio da Artcurial.
Il mercato dell’Heritage ha in questi anni subìto delle flessioni ma guardando i risultati di vendita tra i privati non si direbbe. Per qualcuno il prezzo finale avrebbe potuto essere ben più alto ma questi record fanno comunque bene al marchio Ferrari innanzitutto ma in generale danno lustro e orgoglio all’industria italiana dell’auto, se mai ce ne fosse stato bisogno.