FORD: pedoni troppo distratti
Lo studio realizzato da Ford sulle distrazioni dei pedoni. Gli smartphone sono la causa principale. L´Italia tra i Paesi più distratti. E´ necessario diffondere la cultura della responsabilità. Siamo troppo distratti: in auto, in bici, a piedi. E
Lo studio realizzato da Ford sulle distrazioni dei pedoni. Gli smartphone sono la causa principale. L´Italia tra i Paesi più distratti. E´ necessario diffondere la cultura della responsabilità.
Siamo troppo distratti: in auto, in bici, a piedi. E l´arrivo degli smartphone ha peggiorato sensibilmente questa cattiva abitudine. Purtroppo il risultato di tutto questo è l´aumento di incidenti, a volte anche gravi.
A volte, distratti dal nostro smartphone, ci scontriamo, letteralmente, con porte a vetri, scale o altri ostacoli con conseguenze, per fortuna, generalmente di lieve entità. Ma uno studio realizzato da Ford rivela uno scenario decisamente più preoccupante: i pedoni continuano a telefonare, inviare messaggi e perfino a guardare video anche mentre attraversano la strada, perfino al di fuori dalle strisce e in prossimità di incroci privi di semafori.
Lo studio, condotto su di un campione di oltre 10.000 cittadini europei, ha evidenziato che la maggior parte degli utilizzatori di smartphone, in particolare i ragazzi tra i 18 e i 24 anni, fascia d´età in cui gli incidenti sono la prima causa di mortalità, non ne interrompe l´utilizzo quando deve attraversare la strada. Secondo le statistiche, inoltre, tra il 2003 e il 2013 hanno perso la vita, sulle strade europee, 85.525 pedoni.
Oltre la metà del campione, il 57%, ammette di utilizzare lo smartphone anche mentre attraversa la strada, perfino dove il traffico pedonale non è regolato da strisce o semafori. Alla domanda a risposta multipla sulle cattive abitudini più frequenti mentre si attraversa, il campione riconosce di parlare al telefono (47%), ascoltare musica (32%), scambiare messaggi (14%), navigare su Internet (9%), interagire sui social media (7%) e giocare o guardare video (3%).
Le percentuali sono più preoccupanti nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni, dove la percentuale di chi utilizza il proprio dispositivo mentre attraversa sale all´86%. Questa assuefazione ha portato il 22% del campione a sfiorare un incidente o a restarne vittima. Nello specifico, parlare al telefono (68%), ascoltare musica (62%), e scambiare messaggi (34%) sono le abitudini più frequenti tra i più giovani.
La maggior parte è tuttavia consapevole di quanto questo comportamento sia pericoloso, come confermato dall´Institute of Advanced Motorists inglese, che ha confermato che nel 23% degli incidenti che nel 2013 hanno coinvolto dei pedoni, quest´ultimi hanno ammesso che al momento della collisione erano distratti.
Il 60% degli intervistati si sente più rassicurato dall´idea che sulle strade circolino auto a guida autonoma o comunque dotate di tecnologie di assistenza alla guida in grado di evitare gli incidenti o di ridurne in ogni caso l´entità.
Tra i paesi europei, in Romania si riscontra il numero più elevato (83%) di chi ammette genericamente di usare lo smartphone mentre attraversa la strada, seguito da Italia (67%) e Spagna (65%). La Romania è anche il paese in cui si rinuncia meno a una telefonata (79%) o ad ascoltare musica (46%) al momento di attraversare, mentre la Danimarca è il paese in cui non si interrompe lo scambio di messaggi (21%).
In Italia c´è il maggior numero di pedoni che non rinunciano alla navigazione Internet per attraversare (12%), a giocare (5%) e a visualizzare video (4%), mentre il primato dell´interazione sui social media spetta alla Turchia (10%).
Per diffondere la cultura della responsabilità tra i giovani, sia quando ci si trova al volante che quando si rappresenta una delle altre categorie degli utenti della strada, Ford organizza ogni anno i corsi gratuiti del programma “Driving Skills For Life". Nel corso delle sessioni di training, i ragazzi imparano a riconoscere e anticipare le situazioni di pericolo, a evitare le distrazioni e i comportamenti rischiosi, e ad assumere maggiore consapevolezza dell´ambiente che circonda l´auto. In Europa il programma è stato lanciato nel 2013 e ha coinvolto da allora, solo in Italia, oltre 1.500 ragazzi.
Per saperne di più https://drivingskillsforlife.it/