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Dieselgate Volkswagen: richiami e perdite di prestazioni

Mentre si attende di scoprire quali saranno, nel dettaglio, gli interventi che il gruppo Volkswagen attuerà nella campagna di richiamo prevista per il 2016, ecco arrivare alcune novità sulla questione "dieselgate Volkswagen". Ormai sappiamo che i

Dieselgate Volkswagen: richiami e perdite di prestazioni
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 13 ott 2015

Mentre si attende di scoprire quali saranno, nel dettaglio, gli interventi che il gruppo Volkswagen attuerà nella campagna di richiamo prevista per il 2016, ecco arrivare alcune novità sulla questione “dieselgate Volkswagen“. Ormai sappiamo che i richiami saranno previsti per le auto a marchio Volkswagen, Audi, Skoda e Seat che utilizzano il motore Euro 5 diesel “EA189". Questa unità è stata declinata in tre versioni compromesse dal software di modifica della centralina: il TDI da 1.2 litri, il TDI da 1.6 litri e la versione da 2 litri. Mentre per la cilindrata superiore sarà necessario un aggiornamento software, il millesei sarà invece corretto con interventi hardware necessari per le 3.6 milioni di vetture (in Europa) che utilizzano questo motore. Non è chiaro, invece, il destino del TDI da 1.2 litri per il quale il gruppo VW deve ancora esprimersi.

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A tutto ciò va aggiunta l’ultima dichiarazione del nuovo CEO che ammette che, in seguito ai richiami, ci saranno delle conseguenze per quanto riguarda le prestazioni. Nello specifico si parla di un impatto comunque leggero, tra una e due miglia orarie in meno (1.6/3.2 chilometri orari) che, però, dovrebbero portare i dati sui consumi in linea con quelli dichiarati…o almeno più vicini ad essi.Il gruppo Volkswagen sta comunque studiando come “ricompensare" i clienti per questa perdita di prestazioni, una mossa che punterà ad evitare il dedalo di “class action" che iniziano a nascere un po’ in tutto il mondo.

Prima di vederci chiaro dovremo attendere le informazioni distillate con il contagocce poiché VW sta ancora definendo le mosse necessarie alla risoluzione della questione, sostenendo che non affretterà gli interventi in modo da garantire la qualità degli stessi.

Curiosa, però, la dichiarazione sull’origine del problema: secondo il nuovo CEO non si tratterebbe di una “decisione aziendale" ma di una scelta indipendente di “un paio di ingegneri" che avrebbero installato il software sulle 11 milioni di auto del gruppo VAG in tutto il mondo. Possibile che una manciata di ingegneri possano spingersi a tanto senza il controllo delle alte sfere?

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