GT Italiano: che battaglia a Misano!
A Misano Gattuso-Malucelli (Ferrari 458 Italia) vincono Gara 1, mentre nella GT Cup il successo è andato ai fratelli Luca e Nicola Pastorelli (Porsche 997). In Gara 2 prima vittoria dei portacolori di Audi Sport Italia Mapelli-Amici davanti ai due
A Misano Gattuso-Malucelli (Ferrari 458 Italia) vincono Gara 1, mentre nella GT Cup il successo è andato ai fratelli Luca e Nicola Pastorelli (Porsche 997). In Gara 2 prima vittoria dei portacolori di Audi Sport Italia Mapelli-Amici davanti ai due equipaggi Ferrari, Schirò-Berton e Di Amato Mugelli. In GT Cup vittoria di Maino- Selva con la Porsche 997 di Ebimotors. Ora è lotta accesa al vertice della GT3 con quattro equipaggi racchiusi in 9 punti.
Il weekend in terra romagnola è cominciato nel segno di Stefano Gattuso e Marco Mapelli: i più veloci nei due turni di prove ufficiali del sesto appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo al Misano World Circuit. Nella GT Cup si impongono le Porsche 997 con Matteo Desideri e Livio Selva.
Nel primo turno, il portacolori della Scuderia Baldini 27, che da questa gara divideva la Ferrari 458 Italia con Matteo Malucelli, ha staccato il tempo di 1’33.032 precedendo di 112 millesimi Matteo Beretta, al volante della vettura gemella dell’Ombra Racing.
Nella GT Cup l’esordiente 17enne Matteo Desideri (Porsche 997-Antonelli Motorsport), con il tempo di 1’38"236, ha messo in fila gli avversari precedendo Nicola Pastorelli (Krypton Motorsport), Ronnie Valori e Tommaso Maino (Ebimotors).
La seconda sessione di prove è stata dominata dall’Audi R8 LMS (Audi Sport Italia) di Marco Mapelli che ha fatto fermare i cronometri a 1’32"655, precedendo la Lamborghini Gallardo (Imperiale Racing) di Mirko Bortolotti (1’32"909) e le due Ferrari 458 Italia di Alex Frassineti (Ombra Racing) e Niccolò Schirò (Villorba Corse).
Nella GT Cup ancora una Porsche 997 la più veloce, quella di Livio Selva (Ebimotors) che ha fatto fermare i cronometri sull´1’37"990, davanti alla vettura gemella di Matteo Desideri e alla Ferrari 458 Italia di Daniel Mancinelli.
In Gara 1 hanno vinto Stefano Gattuso e Matteo Malucelli (Ferrari 458 Italia): i portacolori della Scuderia Baldini 27, al termine di una gara molto combattuta, hanno preceduto di 3"436 l’Audi R8 LMS di Capello-Zonzini (Audi Sport Italia) e di 4"917 i compagni di squadra Casè-Giammaria.
Nella GT Cup dominio delle Porsche 997 con i fratelli Luca e Nicola Pastorelli (Krypton Motorsport) che hanno preceduto De Castro-Valori (Ebimotors) e Matteo Desideri (Antonelli Motorsport), consolidando la leadership di classe.
Al via Postiglione sorprendeva Gattuso e Beretta e dalla seconda fila si portava al comando, ma alla prima curva il pilota dell’Ebimotors tagliava la traiettoria oltrepassando il limite della pista. Dalla direzione gara, però, arrivava subito la comunicazione di penalizzazione in tempo di 5 secondi che gli sarebbe stata comminata al termine della gara.
Alle spalle di Postiglione si inserivano Gattuso, Amici, Giammaria, Di Amato, Beretta e Viberti, mentre Desideri prendeva il comando della GT Cup davanti a Valori e Pastorelli. Nella bagarre delle prime battute ne facevano le spese Lucchini, che si ritirava per la rottura del braccetto dello sterzo, e Comandini, che doveva rientrare ai box per il dechappamento di un pneumatico che aveva danneggiato il portamozzo.
All’ottavo giro Desideri si girava ed era costretto a lasciare il comando della GT Cup a Valori, mentre al comando Postiglione portava a quasi quattro secondi il suo vantaggio su Gattuso, seguito da Amici, Giammaria, Di Amato, Viberti e Beretta.
All’11° passaggio Monfardini e Rizzuto, in lotta per entrare in zona punti, si toccavano andando entrambi in testa coda. Nella GT Cup, invece, Perel saliva in seconda posizione dopo un bel sorpasso su Pastorelli.
Al 13° giro si apriva la finestra sui cambi pilota ma, in seguito al contatto tra Viberti e Carina Lima, la Safety Car faceva poco dopo il suo ingresso in pista neutralizzando la gara e favorendo alcuni equipaggi che avevano già effettuato il cambio. Al restart Donativi, subentrato a Postiglione, si confermava al comando davanti a Mugelli, Necchi, Mapelli, Malucelli, Casè, Zonzini, Puglisi, Pezzucchi e Frassineti, mentre nella GT Cup De Castro precedeva Pastorelli e Comi.
Al 22° giro Mapelli passava dapprima Necchi e poi si gettava all’attacco di Mugelli, ma i due entravano in contatto andando entrambi in testa coda. Ad avere la peggio era il portacolori Audi che scivolava in 14° posizione, mentre nella GT Cup Pastorelli si portava in testa davanti a De Castro e Comi.
Alla 26° tornata Zonzini passava Casè e faceva sua la terza posizione, mentre al giro successivo Frassineti aveva la meglio su Mugelli per la sesta piazza. La gara si accendeva ulteriormente e Malucelli passava al comando al 28° giro con un bel sorpasso su Donativi. Frassineti, invece, superava Necchi salendo quinto.
Con il traguardo ormai in vista, all’ultimo giro anche Zonzini aveva la meglio su Donativi, ma il pilota romano, considerata la penalizzazione di 5 secondi, non opponeva correttamente alcuna resistenza.
Sotto alla bandiera a scacchi Malucelli precedeva Zonzini, Casè, Donativi, Frassineti e Necchi, mentre Mugelli chiudeva settimo precedendo Pezzucchi e Camathias, ma il pilota dell’Autorlando nel post gara veniva penalizzato per un contatto con Puglisi, che chiudeva nono davanti a Mapelli.
E’ di Mapelli-Amici la vittoria in Gara 2: era dal luglio 2014 che l’Audi R8 LMS non si imponeva nella serie tricolore e il successo dei portacolori di Audi Sport Italia va ad interrompere un digiuno fin troppo lungo. Sotto alla bandiera a scacchi Mapelli-Amici hanno preceduto di 0"228 Schirò-Berton (Villorba Corse) e Mugelli-Di Amato (MP1 Corse) di 21"226, entrambi su Ferrari 458 Italia.
Nella GT Cup ancora dominio Porsche con Maino-Selva (Ebimotors) sul gradino più alto del podio davanti ai compagni di squadra Valori-De Castro e ai fratelli Luca e Nicola Pastorelli, che allungano in classifica generale e portano a 10 punti il loro vantaggio sui vincitori della gara.
Al via Mapelli non aveva problemi a confermarsi al comando davanti a Bortolotti, Frassineti, Schirò, Venturi, Malucelli, Ferrara e Mugelli, mentre nella GT Cup Mancinelli prendeva la testa su Selva e Desideri. L’agonismo delle prime battute faceva subito una vittima, Vincenzo Donativi, che rompeva il radiatore dopo un contatto con Zonzini. Anche Gagliardini rimaneva invischiato nella bagarre ed era costretto a ripartire dalle retrovie.
Al terzo giro Ferrara toccava Malucelli costringendo il forlivese a ripartire dalla 12° posizione. Nella GT Cup, invece, Desideri andava in testa coda dopo un attacco a Selva e lasciava la terza piazza a a Zanardini.
Al comando, intanto, Mapelli al sesto giro portava ad oltre due secondi il suo vantaggio su Bortolotti. In terza posizione si confermava Frassineti, davanti a Schirò, Venturi, Ferrara, Mugelli Palma e Casè, ma il romano alla tornata successiva doveva cedere la posizione a Malucelli.
Al 10° giro Palma arrivava lungo e ad approfittarne erano Malucelli e Casè. Pastorelli, invece, saliva in terza posizione nella GT Cup. La gara si accendeva ulteriormente due giri dopo nelle posizioni di testa con Frassineti che scavalcava Bortolotti portandosi in seconda piazza.
Al 12° giro si apriva la finestra sui cambi pilota, ma due giri dopo Frassineti era costretto ai box per il dechappamento di un pneumatico. Al rientro in pista di tutte le vetture Amici, succeduto a Mapelli, si confermava al comando su Berton, Lucchini, Viberti, Giammaria, Di Amato, e Magli, mentre Gattuso, a causa della penalizzazione per la vittoria in Gara 1, scivolava in decima posizione. Nella GT Cup Goldstein riceveva al comando la vettura da Mancinelli e precedeva Maino, ma al 21° giro il pilota dell’Eurotech Engineering doveva soccombere al portacolori dell’Ebimotors. Alla 22° tornata Viberti scavalcava Lucchini portandosi in terza posizione imitato poco dopo da Giammaria e, al 25° giro, da Di Amato.
Al comando, intanto, Amici amministrava il suo vantaggio su Berton, mentre Giammaria si portava all’attacco della terza piazza di Viberti, dando inizio ad un acceso duello che si concludeva al 29° giro quando, dopo il sorpasso di Giammaria, i due entravano in contatto. Ad avere la peggio era il portacolori Ferrari che scivolava quinto.
Gli ultimi giri regalavano ancora emozioni con Berton che si avvicinava al leader Amici, ma il pilota romano era bravo a resistere agli attacchi del portacolori di Villorba Corse. In terza piazza, invece, Viberti veniva avvicinato da Di Amato che, nel corso dell’ultimo giro, riusciva a dare la zampata vincente scavalcando il pilota Lamborghini.
Sotto alla bandiera a scacchi Amici andava a conquistare una splendida vittoria davanti a Berton e Di Amato, mentre Viberti in quarta piazza precedeva Giammaria, Gattuso, Lucchini, Comandini, Beretta e Gai. Nella GT Cup Maino conquistava la seconda vittoria stagionale precedendo Valori e Pastorelli.
Alla vigilia delle ultime due gare del Mugello, la classifica generale è sempre più corta con ben quattro equipaggi racchiusi in appena 9 punti: Stefano Gattuso a quota 110, precede di 3 lunghezze Schirò e Berton, di 5 punti Frassineti e Beretta, di 6 il suo ex coequipier Lorenzo Casè e, infine, Bortolotti e Viberti che chiudono il gruppo dei candidati al titolo tricolore GT3.