GT Italiano: Frassineti e Beretta ancora in testa
I leader della classe GT3 sono ancora Alex Frassineti e Matteo Beretta. In Gara 1 dominano le Lamborghini Gallardo con Bortolotti-Viberti e Zanardini-Perel. Proprio Frassineti-Beretta e Maino-Selva si dividono invece le vittorie nella seconda gara. Nel
I leader della classe GT3 sono ancora Alex Frassineti e Matteo Beretta. In Gara 1 dominano le Lamborghini Gallardo con Bortolotti-Viberti e Zanardini-Perel. Proprio Frassineti-Beretta e Maino-Selva si dividono invece le vittorie nella seconda gara.
Nel 5° round del Campionato Italiano Gran Turismo le prime due gare hanno visto le Lamborghini Gallardo imbattibili: hanno registrato infatti il successo della Casa di Sant’Agata Bolognese con Bortolotti-Viberti, nella classe GT3, e Zanardini-Perel nella classe riservata alle vetture in configurazione monomarca, la GT Cup.
Nella prima Gara delle GT3 l’equipaggio dell’Imperiale Racing ha preceduto le due Ferrari 458 Italia di Casè-Gattuso (Scuderia Baldini 27) e Schirò-Berton (Villorba Corse), mentre tra le GT Cup i portacolori del Bonaldi Motorsport hanno chiuso davanti alle due Porsche 997 dei fratelli Pastorelli (Krypton Motorsport) e di Venerosi-Baccani (Ebimotors).
Gara 1 GT3
Al via Postiglione si portava subito al comando davanti a Viberti, Ferrara, Casè e Amici, mentre Schirò perdeva posizioni scivolando sesto. La bagarre delle prime battute faceva subito una vittima nell’incolpevole Pezzucchi, che alla Trincea veniva toccato insabbiandosi definitivamente. Nella Coppa Lamborghini Huracan, Baruch precedeva Tanca e Mantovani.
L’ingresso della safety car neutralizzava la gara per un paio di giri e, al restart Postiglione si confermava al comando davanti a Viberti, Ferrara, Casè, Amici, Schirò, Gagliardini, Palma, Calamia, Cipriani e Beretta. Quest’ultimo al 5° giro, toccato da Cipriani, si girava perdendo ben sette posizioni, mentre Gagliardini, dopo un’uscita sull’erba, scivolava in ultima posizione. Dalle retrovie, intanto, risaliva Capello, partito dalla corsia box per un errore nella procedura di schieramento, portandosi in zona punti al sesto passaggio.
Al nono giro Cipriani, all’uscita della curva Roma, sbatteva violentemente contro il muretto box e la safety car era costretta ad entrare di nuovo. Nel periodo di neutralizzazione della gara si apriva la finestra dei cambi pilota e tutti gli equipaggi ne approfittavano per rientrare in corsia box. Al ritorno in pista di tutte le vetture era Bortolotti, subentrato a Viberti, a ritrovarsi al comando davanti a Donativi, succeduto a Postiglione, a cui seguivano Gattuso, Magli, Berton, Di Amato, Mapelli e Faccioni. Quest’ultimo, subentrato a Baruch, si confermava al comando della Coppa Huracan davanti ad Alessandri e Zaugg.
Al 15° giro Gattuso passava Donativi inserendosi in seconda piazza e Magli perdeva posizioni a vantaggio di Di Amato e Sini. Due giri più tardi anche Berton aveva la meglio sul portacolori dell’Ebimotors, mentre Zaugg saliva al secondo posto della Coppa Huracan.
Al 17° passaggio Comandini toccava Monfardini ed entrambi erano costretti al ritiro. Tre giri più tardi, invece, Mapelli scavalcava Di Amato portandosi al quinto posto, mentre nella bagarre per l’ottavo posto Zonzini non riusciva ad evitare il contatto, fortunatamente senza conseguenze, con Frassineti. Al 22° passaggio Donativi perdeva ulteriori due posizioni a vantaggio, dapprima, di Mapelli e poi di Di Amato, mentre Zaugg prendeva il comando della Coppa Huracan su Baruch ed Alessandri.
Con il traguardo ormai in vista Bortolotti gestiva bene il suo vantaggio su Gattuso, mentre più staccati erano Berton, Mapelli, Di Amato e Donativi, ma il pilota romano doveva soccombere nelle ultime battute anche a Zonzini e Frassineti. L’ultimo colpo di scena era per Sini che, ormai certo del nono posto finale, doveva fermarsi per un problema al retrotreno della sua Corvette lasciando la posizione a Camathias che chiudeva davanti a Magli.
Nella Coppa Lamborghini Huracan Adrian Zaugg, in coppia con Tanca, conquistava la sesta vittoria della stagione davanti a Faccioni e Alessandri, arrivando ad un soffio dalla conquista anticipata del titolo.
Gara 1 GT Cup
Al via il poleman Maino si portava al comando su Perel, Pastorelli, Valori, Comi, Russo, Sposito e Venerosi. Alle spalle del leader della corsa si accendeva la bagarre con Perel che al settimo giro tentava l’attacco, ma ad approfittare della situazione era Pastorelli che si portava in seconda posizione. Comi, intanto, si insabbiava, mentre al 10° giro Perel riconquistava la seconda piazza e Russo scavalcava Valori. La gara si accendeva ulteriormente poco dopo con Pastorelli che si riportava al secondo posto e Valori che riprendeva la posizione su Russo.
All’11° giro Perel passava al comando mentre, poco prima dell’apertura della corsia box per i cambi pilota, Russo passava Valori portandosi in quarta posizione. Al rientro in pista di tutte le vetture Zanardini si confermava al comando su Pastorelli e Selva, mentre in quarta posizione Bodega precedeva Del Prete, Baccani, Goldstein, Di Amato e Romani.
A salire in cattedra era, però, Baccani che si esibiva in una splendida rimonta che lo portava ben presto in zona podio. Al 27° giro il pilota dell’Ebimotors completava la sua performance salendo alle spalle di Zanardini, solitario al comando con un vantaggio di oltre 13 secondi, e Pastorelli, confermandosi terzo sul traguardo davanti a Selva, Del Prete, Goldstein, Bodega, Romani, De La Reina e Lima.
Sono di Frassineti-Beretta (Ferrari 458 Italia-GT3) e Maino-Selva (Porsche 997-GT Cup) le vittorie nelle ultime due gare di Vallelunga. Nella gara delle GT3 i portacolori dell’Ombra Racing hanno preceduto la vettura gemella di Schirò-Berton (Villorba Corse) e la Lamborghini Gallardo di Bortolotti-Viberti (Imperiale Racing).
La gara della classe GT Cup è stata dominata dalle Porsche 997 con Maino-Selva (Ebimotors) sul gradino più alto del podio davanti a Russo-Goldstein (Antonelli Motorsport) e ai compagni di squadra Venerosi-Baccani.
Gara 2 GT3
Al via il poleman Bortolotti si confermava al comando davanti a Frassineti, Gattuso, Mapelli e Berton, ma quest’ultimo nel corso del primo giro riusciva ad aver la meglio nei confronti del portacolori Audi. Nella Coppa Lamborghini Huracan Zaugg prendeva subito il comando su Faccioni e Mantovani.
Al terzo passaggio Mapelli si riprendeva la quarta posizione, mentre Monfardini saliva sesto davanti a Biagi e Comandini. Al giro successivo il portacolori BMW scavalcava il bolognese innescando con lui, Zonzini e Di Amato una bella lotta per le posizioni di rincalzo.
Al sesto giro Monfardini commetteva un errore lasciando via libera a Comandini e Biagi, mentre al comando Bortolotti portava a quasi tre secondi il suo vantaggio su Frassineti, ormai raggiunto da Gattuso. La situazione si stabilizzava fino ai cambi pilota, quando Amici, subentrato a Mapelli prendeva il comando della gara davanti a Beretta, succeduto a Frassineti, e Casè che aveva preso il volante da Gattuso. Viberti, subentrato a Bortolotti, a causa della penalizzazione in tempo per la vittoria in gara 1, scivolava quarto davanti a Schirò, Gagliardini, Pezzucchi, Mugelli, Capello, Palma e Postiglione. Nella Coppa Lamborghini Huracan, Alessandri prendeva il comando su Tanca e Baruch.
Al 20° giro Schirò aveva la meglio su Viberti salendo in quarta posizione, mentre Palma si girava da solo abbandonando la decima piazza. Baruch, intanto, passava a condurre la Coppa Huracan su Alessandri e Tanca.
Al 25° passaggio si concretizzava la rimonta di Postiglione che entrava in zona punti, ma il colpo di scena arrivava nella stessa tornata dalla testa della gara: Amici, saldamente al comando, arrivava lungo al Curvone e si insabbiava definitivamente. A ritrovarsi in testa era, così, Beretta che precedeva Casè, Schirò, Viberti, Gagliardini, Pezzucchi, Capello e Postiglione, che alla tornata successiva incrementava la sua rimonta superando l’astigiano.
Al 27° giro arrivava un altro colpo di scena che vedeva protagonista Casè, fuori definitivamente ai Cimini abbandonando la seconda posizione a favore di Schirò. Terzo si inseriva Viberti davanti a Gagliardini, Pezzucchi, Postiglione, Capello, Mugelli, Calamia e Ferrara.
Al 29° giro Postiglione completava la sua rimonta scavalcando Pezzucchi, quinto, che nel tentativo di resistere si scomponeva e si toccava con Capello perdendo tre posizioni.
La gara non regalava più emozioni e sotto alla bandiera a scacchi Beretta, in coppia con Frassineti, andava a cogliere la sua terza vittoria stagionale davanti a Schirò e Viberti. Quarto era Gagliardini che concludeva davanti a Postiglione, Capello, mentre Mugelli si girava all’ultima curva perdendo la settima piazza a favore di Ferrara che chiudeva davanti a Pezzucchi, Puglisi e Palma.
Baruch si aggiudicava la gara delle Lamborghini Huracan su Tanca e Alessandri, ma la vittoria finale andava all’equipaggio Tanca-Zaugg (Raton Racing) che in classifica generale hanno preceduto di 23 punti Massimo Mantovani.
Gara 2 GT Cup
La bagarre si scatenava subito al via e alla curva dei Cimini faceva le prime vittime. Zanardini, scattato dalla pole, veniva toccato da De La Reina, si girava ed era costretto a ripartire dalle retrovie. Ad approfittare dell’accaduto era Baccani che si portava al comando davanti a Selva, Durante, Del Prete, Goldstein, Romani e Bodega, che alla tornata successiva si esibiva in un testa coda.
All’ottavo giro Goldstein passava dapprima Del Prete e poi Durante, mentre Zanardini recuperava posizioni portandosi in settima piazza. Anche Pastorelli si esibiva in una bella rimonta agganciando il gruppo di testa e, dopo aver sfruttato il contatto tra Del Prete e Durante, si portava in quarta posizione.
Al 12° giro si apriva la finestra sui cambi pilota e Pastorelli tentava, invano, l’attacco alla terza piazza di Goldstein. Nell’occasione il pilota veneto perdeva un paio di posizioni scivolando alle spalle di Del Prete e Carina Lima.
Al rientro in pista di tutte le vetture dopo i cambi pilota Venerosi, succeduto a Baccani, si confermava al comando davanti a Maino, Russo, Sposito, Pastorelli e Perel. Al 20° giro Pastorelli aveva la meglio su Sposito, imitato poco dopo da Perel, mentre Valori forava una gomma ed era costretto ai box. Alla 23^ tornata Maino prendeva il comando concludendo la sua rincorsa a Venerosi. Terzo si confermava Russo davanti a Pastorelli, Perel, Sposito e Comi.
Con Maino ormai saldamente al comando, gli ultimi due giri vedevano Venerosi difendersi dagli attacchi di Russo, ma all’ultima curva il pilota dell’Ebimotors doveva cedere il secondo gradino del podio a Russo. Quarto era Pastorelli che concludeva davanti a Perel, Sposito e Comi.
Alex Frassineti e Matteo Beretta sono ancora i leader della classe GT3: avevano perso il comando dopo Gara 1 che li aveva visti solo quinti al traguardo. Ma con una seconda gara molto accorta, l’equipaggio dell’Ombra Racing ha riconquistato la vetta della GT3 anche se per appena 3 punti sulla Lamborghini di Bortolotti-Viberti. Precedono invece di quattro punti Schirò-Berton.
Alex Frassineti: “E´ andata sicuramente bene, sin dalla partenza ho mantenuto la seconda posizione, la Lamborghini di Bortolotti aveva qualcosina in più nei primi giri ma ho cercato di contenere il distacco. Poi ho lasciato la macchina a Matteo che ha fatto un ottimo lavoro, ha portato la vettura fino alla fine. Sì, è vero, abbiamo avuto fortuna, l’Audi al comando è uscita e noi abbiamo vinto, ma così sono le gare."
Matteo Beretta: “Alessandro come sempre ha fatto una gara perfetta, ha mantenuto bene la seconda posizione, poi siamo passati al comando per l’uscita dell’Audi e abbiamo vinto. Io ho avuto una piccola esitazione nel cambio pilota e questo ci ha fatto scivolare in seconda posizione, ma per fortuna è successo quello che tutti hanno visto, va bene così."
A quattro gare dalla conclusione, la classifica generale della classe riservata alle vetture in configurazione monomarca vede al comando i fratelli Pastorelli, che precedono di un solo punto Maino-Selva, mentre in terza posizione a 13 lunghezze si confermano Zanardini-Perel (Lamborghini Gallardo).
Il weekend romano ha inoltre assegnato il primo Trofeo della stagione: la Coppa Lamborghini Huracan che è stata conquistata da Tanca-Zaugg (Raton Racing), secondi al traguardo nell’ultima gara della stagione vinta da Baruch-Faccioni (Vincenzo Sospiri Racing).