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AUDI Sport Italia: un fine settimana complicato a Monza

Non è stato proprio un weekend facile quello di Monza: Mapelli-Amici quinti in Gara 1 e costretti al ritiro nella seconda gara. In entrambe le corse Capello-Zonzini nella Top Ten. A Monza si è svolto il secondo round del Campionato Italiano Gran Turismo,

AUDI Sport Italia: un fine settimana complicato a Monza
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Nicola Villani
Nicola Villani
Pubblicato il 2 giu 2015

Non è stato proprio un weekend facile quello di Monza: Mapelli-Amici quinti in Gara 1 e costretti al ritiro nella seconda gara. In entrambe le corse Capello-Zonzini nella Top Ten.

A Monza si è svolto il secondo round del Campionato Italiano Gran Turismo, con un foltissimo schieramento di ben quaranta GT3 e GT Cup.

In Gara 1, per la terza volta consecutiva in questa stagione, Marco Mapelli ed Andrea Amici concludono al quinto posto e il piazzamento li avvicina alla vetta di una classifica tutto sommato ancora corta e dove sono adesso al 5° posto.

Per le due R8 LMS ultra di Audi Sport Italia, la terza corsa della stagione è iniziata con Amici decimo e Zonzini tredicesimo ed i due abbastanza lontani dalla mischia. Al quarto passaggio il giovane sammarinese ha riavvicinato la zona punti salendo in dodicesima posizione, ma è stato a cominciare dal nono giro che per i piloti Audi è finita la calma: Amici saliva in nona posizione passando la McLaren di Daniel Mancinelli e si avvicinava alla Ferrari di Bontempelli-Gai, rientrando poi presto al box all’undicesimo passaggio per cedere il volante a Mapelli, che con un bel giro di rientro si portava in ottava posizione.

Zonzini rientrava al tredicesimo giro e Capello si trovava leggermente staccato da Mapelli in nona posizione. Mentre al vertice al posto della Porsche di Postiglione-Donativi il comando passava alla Gallardo di Bortolotti-Viberti, poi vincitori, Mapelli attaccava la Porsche della coppia svizzera Camathias-Calamia senza successo, penalizzato dallo spunto inferiore e nonostante recuperasse nel misto. Il pilota brianzolo però stava a ruota di Camathias come un mastino ed i due e la Ferrari di Frassineti-Beretta e la Porsche di Pezzucchi-Romani formavano un poker scatenato in cui gli ultimi due esageravano venendo a contatto alla Parabolica: Mapelli approfittava della confusione per sorprendere subito Camathias e pochi metri dopo anche Beretta alla Roggia, dalla cui Ferrari il pilota Audi doveva difendere il quinto posto fino al traguardo, mentre Capello teneva sempre a debita distanza i tentativi di rimonta della Ferrari di Gattuso-Casé vincitrice a Vallelunga.

Dindo Capello (Audi R8 LMS ultra n.6) “Sono abbastanza contento del passo che avevo e del mio stint. Sono rientrato a cinque secondi dal mio compagno Mapelli e a fine gara avevo ridotto il distacco a un paio di secondi, con nel finale un 1’50"7 che non era male; ma quando siamo arrivati vicino ad alcune rivali come le Porsche la differenza in top speed è tale che si lotta un po’ ad armi impari. Comunque la macchina da venerdì è migliorata, anche se abbiamo ancora un discreto sottosterzo: speriamo domani di mettere a frutto la partenza in seconda fila".

Emanuele Zonzini (Audi R8 LMS ultra n.6) “Al via un Ferrari mi ha spinto a destra nell’erba, sono stato all’interno ma alla variante si è creata una situazione complicata con una Porsche ed il mio compagno Amici e non volevo proprio rischiare di sciupare tutto subito e ho preferito mollare. Così ho perso un paio di posizioni, peccato perché all’inizio ero contento della vettura, ho fatto un 1’49"8 che era secondo me discreto, il sottosterzo era gestibile, anzi è venuto fuori un pochino di sovrasterzo in Parabolica dove la macchina era scivolosa dietro. E’ fondamentale stare fuori dal gruppone alla partenza e domani dovrebbe essere così, speriamo".

Andrea Amici (Audi R8 LMS ultra n.7): “La partenza è stata un po’ complicata: mi sembrava di averla impostata bene, ma poi tra semaforo, motore e scatto siamo andati un po’ fuori sintonia e ho perso lo spunto giusto. Poi ho trovato il varco giusto in mezzo alla confusione di centro plotone, sono anche passato sull’erba ma per fortuna l’episodio si è concluso bene perché alla fine del primo giro ero riuscito a riprendermi la mia posizione di partenza. Poi ho guadagnato una posizione passando la McLaren e abbiamo fatto un cambio pilota credo bene azzeccato con Marco, rientrando appena era aperta la corsia dei box. Sono fiducioso per domani"

Marco Mapelli (Audi R8 LMS ultra N.7): “La cosa più bella di questa giornata è che grazie alla buona qualifica domani pomeriggio io e Dindo torneremo a vedere il semaforo alla partenza! Invece per quanto riguarda oggi ho fatto un buon giro di ingresso e ho ripreso subito la Porsche Autorlando, ma con tutto l’impegno era impossibile passarla con la velocità che ha. Se non fosse stato per il contatto che c’è stato in Parabolica tra una Ferrari e un’altra Porsche che mi precedevano non avrei avuto la possibilità di sorprendere Camathias come invece è successo e avremmo dovuto accontentarci di un settimo, ottavo posto. Un quinto posto, specie con la classifica di campionato così corta per ora un passo avanti".

Gara 1

  1. Bortolotti/Viberti (Lamborghini) 27 giri in 51’08.302, media 183.515 km/h
  2. Sini/Keilwitz (Corvette) 0.922
  3. Postiglione/Donativi(Porsche)1.551
  4. Bontempelli/Gai(Ferrari)8.090
  5. Amici/Mapelli (AUDI) 9.491
  6. Frassineti/Beretta(Ferrari)9.903

La quarta gara della stagione ha avuto nello schieramento il momento migliore per i piloti Audi: prima fila per Marco Mapelli (accanto alla Lamborghini due volte vincitrice nel Parco con Mirko Bortolotti ed Alberto Viberti), seconda fila per Dindo Capello. Coi due piloti di casa vogliosi di fare bene le premesse c’erano tutte, ma alla fine di un primo giro in cui molti avversari sono andati sul filo del rasoio ed oltre nell’indovinare il semaforo, Mapelli era quinto e Capello sesto. L’astigiano non ha dovuto fare miracoli per contenere per tutto il suo turno la Ferrari di Matteo Beretta ed Alex Frassineti. Ma al momento del rientro al dodicesimo passaggio per cedere il volante al collega Emanuele Zonzini, il pilota piemontese urtava il suo ingegnere di pista Riccardo Villa, che rimediava lividi ed escoriazioni e doveva visitare il centro medico prima di essere dimesso. Il sammarinese Zonzini pur con un inizio condizionato dallo sfortunato episodio riusciva a guidare bene conservando la posizione ed il sesto posto era il miglior piazzamento per i due finora in quattro gare disputate.

Nel suo turno riusciva ad arrampicarsi ancora più in alto in classifica uno scatenato Mapelli: al nono passaggio saliva in quarta posizione sorprendendo la Ferrari di Schirò-Berton in prima variante. All’undicesimo giro la Ferrari, Mapelli e la Porsche di Camathias-Calamia davano spettacolo col brianzolo autore di un vero numero all’esterno alla Parabolica. Per un giro era terzo ma subito dopo alla Roggia la sfida tra Audi e Porsche avvantaggiava la Ferrari della Scuderia Villorba che passava entrambi. Mapelli riusciva comunque a rientrare in quarta posizione e il collega Andrea Amici era pronto a concludere la caccia al primo podio Audi: ma al secondo giro del suo turno un problema in cambiata alla prima variante lo faceva rallentare di colpo e la Ferrari di Frassineti tamponandolo per il repentino rallentamento procurava il ritiro di entrambi.

Dindo Capello (Audi R8 LMS ultra n.6):"Al via ero dietro a Mapelli in sesta posizione, ma ho pescato subito un jolly alla Ascari dove ho rischiato di uscire perché avevo la ripartizione della frenata sbilanciata e Marco mi ha distanziato. Da lì in poi i tempi non erano male, pur con un po’ di sottosterzo non ho faticato a tenere dietro un paio di Ferrari. Al pit-stop mi sono accorto che arrivavo veloce e ho gridato in radio al mio ingegnere di spostarsi ma troppo tardi: potrei aver preso inavvertitamente anche il pedale dell’acceleratore, forse per quello non ho frenato abbastanza da evitarlo".

Emanuele Zonzini (Audi R8 LMS ultra n.6) “L’infortunio al mio ingegnere ha condizionato il mio stint: non era il tempo perso in più in pit lane la mia prima preoccupazione ma il suo stato di salute. Tutto sommato pur avendo un po’ di problemi a concentrarmi all’inizio non avevo un cattivo ritmo: prima del pit-stop ero a una ventina di secondi dal leader, al traguardo sono arrivato con quel distacco malgrado la disavventura al pit stop, quindi almeno in pista non è andata male".

Andrea Amici (Audi R8 LMS ultra n.7): “Speravo davvero che fosse la gara giusta per salire finalmente sul podio e Marco aveva fatto un lavoro ottimo dandomi la macchina in quarta posizione. Ma appena il tempo di scaldarmi e quando ero in inserimento in prima variante mi sono ritrovato in folle senza poter fare niente, chi mi seguiva non ha avuto il tempo di evitarmi e mi ha rotto il cerchio ed il montante posteriore sinistro. Una gran jella"

Marco Mapelli (Audi R8 LMS ultra N.7): “Qui nella mia corsa di casa penso di aver dato tutto, ma tutto quello che avevo: di più non ero proprio in grado. Partendo in prima fila speravo di passare meglio che quinto al primo giro, ma oggi è stato una specie di festival della partenza anticipata. Sono deluso del risultato che non è arrivato, ma bisogna guardare al prossimo futuro, non vedo l’ora di andare a fare un paio di test prima della prossima gara, salire in macchina, lavorare e andare a Imola con ancora più voglia di salirci, su questo podio".

Gara 2

  1. Bortolotti/Viberti (Lamborghini) 27 giri in 50’53.545, media 184.401 km/h
  2. Schirò/Berton (Ferrari) 3.102
  3. Casé/Gattuso (Ferrari) 4.913
  4. Magli/Ferrara (Ferrari)18.257
  5. Camathias/Calamia(Porsche)19.559
  6. Capello/Zonzini (AUDI) 22.677

Classifica (dopo 4 gare)

  1. Bortolotti/Viberti 56
  2. Gattuso/Case’ 42
  3. Berton/Schirò 42
  4. Postiglione/Donativi 29
  5. Frassineti/Beretta 27

Mapelli ed Amici restano comunque l’equipaggio Audi meglio piazzato, al sesto posto in classifica generale con 21 punti, ma a 35 dai leader Bortolotti e Viberti.

Il prossimo appuntamento con il Campionato Italiano Gran Turismo  è a Imola il 27 e 28 Giugno.

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