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Ford pronta a attaccare il mercato cinese con la strategia del modello T

Ogni cliente può ottenere una Ford T colorata di qualunque colore desideri, purché sia nero, queste le parole di Henry Ford per il lancio di Ford T, il modello che rivoluzionò il mondo dell'auto grazie alla semplicità della costruzione e ai costi

Ford pronta a attaccare il mercato cinese con la strategia del modello T
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Luigi Melita
Luigi Melita
Pubblicato il 7 ago 2012

Ogni cliente può ottenere una Ford T colorata di qualunque colore desideri, purché sia nero, queste le parole di Henry Ford per il lancio di Ford T, il modello che rivoluzionò il mondo dell’auto grazie alla semplicità della costruzione e ai costi accessibili a tutti. Fondatore di un movimento industriale tutt’ora alla base del mondo produttivo, il fordismo, la Ford intuì che trasformare un bene prima di lusso per renderlo accessibile a molti grazie al prezzo ridotto era la chiave del successo per la diffusione dello stesso bene.

Oggi sono passati più di 100 anni dalla prima Ford T e il costruttore si trova di fronte a un problema: quello del mercato cinese. Il debutto di Ford in oriente è stato infatti un mezzo fallimento: poca scelta di prodotti e prezzi più alti dei rivali non potevano conquistare la massa, massa che vive principalmente nelle zone rurali del Paese o che comunque non è in grado di permettersi un’auto.

Motorizzare la Cina significherebbe molto per Ford e permetterebbe di gettare le basi per un successo simile a quello che sta ottenendo in Europa. Insomma, creare fedeltà al marchio per il futuro viste le prospettive – sempre più confermate negli anni – di crescita della Cina.

Ora per ribaltare le speranze future, Ford guarda al passato, lasciando da parte i privilegiati per pensare alla popolazione rurale, un segmento di mercato che potrebbe rappresentare la chiave per il successo. Joe Hinrichs, AD di Ford per l’Asia, ha parlato della strategia che non sarà altro che una seconda era del Model T, l’auto che portò la motorizzazione degli USA.

Portare un modello che si ispiri alla filosofia della Model T può essere un grande successo ma non bisogna dimenticarsi che Henry Ford non si limitò a creare un’auto che costasse poco: scelse operai del Paese per la produzione e aumentò loro la paga retribuendoli il doppio rispetto alla media del settore così che potessero permettersi di comprare l’auto che producevano pur lavorando un’ora in meno dei colleghi di altri stabilimenti.

Ford Model T fu prodotta in ben 15 milioni di esemplari fino al ’27, con un parco potenziale di almeno mezzo miliardo di cinesi potrebbe arrivare un nuovo successo per il produttore, resta da capire quale sarà il modello che si farà carico dell’eredità della T…

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