Fiat Freemont: Il Test Drive di HDmagazine Motori
Signore e Signori, Benvenuti a bordo di Fiat Freemont. Possiamo tranquillamente rubare l'espressione Business Class che il Gruppo Fiat aveva utilizzato per la nuova Lancia Voyager, per descrivere il sette posti che giunge nel nostro Paese grazie ai nuovi
Signore e Signori, Benvenuti a bordo di Fiat Freemont. Possiamo tranquillamente rubare l’espressione Business Class che il Gruppo Fiat aveva utilizzato per la nuova Lancia Voyager, per descrivere il sette posti che giunge nel nostro Paese grazie ai nuovi accordi con Chrysler.
Che cos’è Fiat Freemont? E’ un Dodge Journey ribrandizzato, ma questa definizione è troppo semplicistica per spiegare il lavoro realizzato da Fiat su questo grosso SUV. Il valore aggiunto, per esempio, è dato dal motore Multijet 2.0 Litri Diesel da 170 cavalli che abbiamo avuto la possibilità di provare. Certo, dall’America arriva pure il V6 benzina 3.6 Litri benzina, ma sembra più che mai una motorizzazione non adatta e non appetibile per il nostro mercato. Il 2.0 Diesel, infatti, e lo spiegheremo a breve, è la dimensione perfetta per sfruttare quel tanto di agilità restando parchi nei consumi, senza rinunciare a buone prestazioni.
Dicevamo Business Class… Lo si capisce appena si sale a bordo. Sarà la pelle della versione Lounge che porta Freemont a 31.600 euro, o sarà il tanto spazio a disposizione, fatto sta che quando ci si è seduti sopra, si sta proprio comodi. Un’ulteriore testimonianza ce la dà il video che avete visto sopra, in cui abbiamo voluto spiegare come taglie diverse si ritrovino Freemont calzante a pennello senza alcune difficoltà. Le regolazioni in profondità e lunghezza del sedile sono elettriche così come i supporti lombari, mentre l’inclinazione è manuale. Si tratta di un giusto compromesso che non coinvolge solo il guidatore.
Certo, il passeggero laterale potrà solo controllare lunghezza e inclinazione, ma non sarà l’unico, visto che pure chi si sederà dietro ne avrà l’opportunità. La comodità a bordo passa anche dalla posizione di guida, sempre rialzata quasi a dominare il grosso SUV da 4 metri e 90 di lunghezza, 1 metro e 88 di larghezza, e quasi 1 e 70 di altezza. I finestrini di Fiat Freemont, così come il parabrezza, sono molto ampi, e l’unico neo è dato dalla visibilità posteriore, con il lunotto limitato dai poggiatesta della terza fila di sedili. Niente paura, però, visto che oltre ai sensori automatici per il parcheggio potremo contare sulla telecamera posteriore, e anche sugli specchietti retrovisori larghi e richiudibili.
L’infotainment di Fiat Freemont, che sviscereremo in un focus a parte, passa dal navigatore (un Garmin embeddato), dalla possibilità di connettere il nostro telefono e dall’opportunità di vedere DVD a vettura ferma e ascoltare musica dal nostro lettore preferito, via bluetooth o grazie ai collegamenti wired. Ovviamente, non abbiamo a disposizione il sistema Blue&Me, ma le somiglianze sono tante. Tra le differenze, invece, su tutte vince quella della pulizia e potenza del suono, con bassi davvero sviluppati che ci danno l’impressione di essere in una lounge.
A inizio articolo abbiamo menzionato il motore di Fiat Freemont: 2.0 litri, Diesel, da 170 cavalli, con due ruote motrici, che permette di raggiungere una velocità di punta dichiarata di 195 chilometri orari, con una accelerazione di circa undici secondi per arrivare a 100. La versione con due ruote motrici è abbinata al cambio manuale sei marce, mentre la versione con quattro passa dal cambio automatico. I consumi sono bassi, per un mezzo da quasi due tonnellate: tra misto, urbano e autostradale, il cosiddetto ciclo misto, consumiamo 7 litri di carburante per percorrere 100 chilometri, una media quindi di 13 chilometri con un litro.
Davvero niente male, anche perché nonostante la stazza Fiat Freemont si dimostra piuttosto agile negli scarti e le accelerazioni cittadine, oltre che sulle strade miste che abbiamo percorso. Anche la frenata è potente, se si applica una pressione vigorosa sul pedale del freno. Più dura la frizione, mentre il cambio ha una corsa un po’ lunga ma non per questo fastidiosa.
Il vano di carico di Fiat Freemont è eccezionale: tutti i sedili, a eccezione di quello del guidatore (e ma va?) sono completamente abbattibili. Più si abbatte, più la capacità di carico cresce, fino ad arrivare a cifre invidiabili (vi raccomandiamo di guardare il video, se non lo avete già fatto). Le finiture e i sedili in pelle aumentano la sensazione di Luxury, anche se molto da questo punto di vista è stato lasciato a Lancia Voyager, che però ha un prezzo di accesso di 40.600 euro contro i 26.000 circa di Freemont, un SUV multispazio che non ci ha lasciato per nulla perplessi, e che anzi ci sentiamo di consigliare se la famiglia è numerosa, o se vi state cimentando come allenatori nel mondo del basket.